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Usa, soccorritori dell’11 settembre accusati di frode. “Finsero stress post trauma”

Secondo la ricostruzione della procura di Manhattan, i 106 indagati, tra cui pompieri e poliziotti, hanno denunciato falsi sintomi per incassare oltre 20 milioni di dollari in assegni di invalidità. L'indagine potrebbe allargarsi a mille persone

Speculare sull’11 settembre per incassare assegni di invalidità. La procura di Manhattan ha incriminato per frode 106 soccorritori, tra i quali 80 poliziotti e pompieri ora in pensione, che intervennero dopo gli attentati alle Torri Gemelle nel 2001. La accusa nei loro confronti è di avere denunciato falsi sintomi di stress post traumatico per ottenere in tutto 21,5 milioni di dollari in assegni di invalidità.

Secondo il procuratore Cyrus Vance, i soccorritori sono stati debitamente istruiti sul modo di portare avanti la truffa. in particolare, quattro persone – tra i quali un ex agente dell’Fbi di 81 anni -sono accusate di avere svolto un vero e proprio lavoro di consulenza, dando indicazioni ai singoli su come denunciare sintomi di stress e depressione in modo da ottenere l’assegno di invalidità. Stando alla ricostruzione di Vance, la truffa ha dimensioni anche più vaste, arrivando a coinvolgere fino a mille persone, per un totale di 400 milioni di dollari sottratti illecitamente alla previdenza sociale.

“Per anni i contribuenti hanno finanziato senza saperlo gli imputati incriminati di oggi”, ha dichiarato il procuratore, accusando i 106 incriminati di aver “cinicamente falsificato” certificazioni di problemi mentali, “disonorando i soccorritori che hanno fatto il loro dovere a rischio della loro salute fisica e mentale”.