Cronaca

Cosenza, si costituisce il pirata della strada che ha ucciso due donne a Capodanno

L'uomo si è consegnato alla polizia stradale ed è stato segnalato alla procura per omicidio colposo e omissione di soccorso. Gli agenti erano sulle tracce dell'investitore grazie ai numeri di targa forniti dai testimoni dell'incidente

Si è costituito il pirata della strada che ha travolto e ucciso due donne sulla Salerno-Reggio Calabria la notte di Capodanno. L’uomo si è consegnato alla polizia stradale di Cosenza e sarà segnalato alla procura per omicidio colposo e omissione di soccorso. La sua auto è stata sequestrata dalla polizia: sulla vettura, una station wagon, sarebbero stati anche trovati i segni dell’investimento. Gli agenti della stradale erano sulle tracce dell’investitore già dalle ore immediatamente successive all’investimento. Alcuni automobilisti che si sono fermati a prestare soccorso hanno infatti fornito alcune cifre e numeri della targa dell’auto pirata.

L’automobilista che si è presentato alla polstrada ha detto di avere sentito un botto e di avere pensato di avere urtato un detrito. Insieme a lui si sono presentati altri automobilisti transitati sul posto e rimasti col dubbio di avere inconsapevolmente colpito le donne. Secondo la polstrada, l’auto investitrice dovrebbe essere una sola. Tra l’altro, l’uomo che ha parlato del botto era già stato individuato dalla stradale, che stava andando a casa sua. La sua auto presenta ammaccature sulla carrozzeria che saranno analizzate per verificare la compatibilità con l’investimento. Per fugare ogni dubbio, la polizia stradale effettuerà gli stessi esami anche sulle auto degli altri automobilisti che si sono presentati. Allo stato, dunque, nessun provvedimento è stato preso dall’autorità giudiziaria, mentre in ambienti investigativi si fa notare che l’uomo si è presentato ma non costituito dal momento che non a suo carico non era stato emesso alcun provvedimento di ricerca.

L’incidente si è verificato all’altezza di Montalto Uffugo, nel Cosentino. Le vittime erano madre e figlia: Carmela Prezioso, di 77 anni, e la 42enne Giuliana Garritano viaggiavano a bordo di una Nissan Micra, insieme ad altre due persone, che sono rimaste ferite. L’automobile, in un tratto rettilineo, era stata tamponata da una Fiat Punto. Il conducente della Micra aveva perso il controllo, il mezzo era andato in testa-coda e gli occupanti erano stati sbalzati fuori. I passeggeri della macchina erano poi stati investiti da un’auto in transito, che ha ucciso le due donne senza poi fermarsi per prestare soccorso.