Economia & Lobby

Dl Salva-Roma, Candiani (Lega): “Con slot garantite interessi ai vostri finanziatori”

Con questo mostruoso emendamento che salva gli interessi delle lobby, avete garantito gli interessi ai vostri finanziatori politici“. E’ l’accusa lanciata dal senatore della Lega, Stefano Candiani, a proposito dell’emendamento, presentato dal Nuovo Centrodestra, che punisce con norme restrittive i Comuni intenzionati ad ostacolare il business del gioco d’azzardo. “Lo avete fatto in maniera impune” – sottolinea il parlamentare leghista, che definisce il provvedimento un “mega-marchettone per mantenere in vita un clientelismo politico che deve garantire a una manciata di senatori il sostegno a questo governo”. E aggiunge: “Lo avete fatto andando contro realtà come quella della regione Lombardia e di altre Regioni e Comuni che hanno avuto il coraggio di dire ‘basta’ alle slot machine in città. Ed allora avete pensato di inserire” – prosegue – “una postilla all’interno di un comma relativa al turismo nelle isole minori, pensando che non se ne accorgesse nessuno; arrivando poi a dire, dopo averlo approvato e messi in salvaguardia gli interessi delle lobby che garantiscono il finanziamento pubblico (anzi, privato e nascosto ai partiti): ‘redigiamo anche un ordine del giorno dicendo che poi comunque ci impegneremo (forse) a dare ascolto anche ai cittadini che vengono messi sul lastrico’”. Candiani continua: “Di vergogna poi devono coprirsi anche i senatori che hanno votato questo provvedimento, a partire da quelli lombardi che, al contrario del Consiglio regionale della Lombardia che ha votato all’unanimità un provvedimento per sospendere l’utilizzo delle slot machine nelle città. Questo è l’apporto di Renzi! Questa è la vergogna di Renzi: dire una cosa sulla piazza e ai propri parlamentari chiedere di sostenere le lobby che li finanziano! Si vergognino tutti i senatori che hanno votato questo provvedimento! Tutti”. Nel corso dell’intervento, il senatore del Carroccio punta il dito contro il ministro Kyenge e accusa anche gli esponenti del governo, non seduti ai loro posti, di disinteressarsi della discussione. Nel finale, il senatore del Movimento 5 Stelle, Giovanni Endrizzi, annuncia: “Ringrazio la senatrice del Pd che ci ha invitato alla coerenza. Per questo voterò in dissenso dal mio Gruppo; ma la coerenza deve essere a 360 gradi. Non possiamo accettare che la cultura si finanzi con trenta denari; non possiamo accettare che l’abolizione dell’IMU si finanzi con i condoni alle slot machine. Se la senatrice vuole coerenza” – conclude – “la chieda al vice sindaco di Padova Ivo Rossi e gli chieda di togliere le macchinette mangiasoldi dal bocciodromo comunale