Scienza

Cometa Ison, si avvicina al Sole: telescopi mostrano calo luminosità

Il destino di quella annunciata da mesi come la spettacolare cometa di Natale è più incerto che mai. “Se dovesse superare indenne il passaggio vicino al Sole - rileva l’astrofisico Gianluca Masi - potrebbe essere visibile anche in pieno giorno”

E’ una marcia di avvicinamento piena di alti e bassi e imprevedibile, quella della cometa Ison al Sole. Il destino di quella annunciata da mesi come la spettacolare cometa di Natale è più incerto che mai. Dopo l’esuberanza dei primi di novembre e il successivo calo di luminosità, Ison è tornata a mostrarsi ‘su di giri’ nelle ultime ore, per poi tornare a sbiadirsi.

Le immagini più recenti inviate a Terra dai telescopi spaziali che stanno seguendo il cammino della cometa indicano “un evidente calo di luminosità, di circa cinque magnitudini”, osserva l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma. “In parte – spiega – questo dipende dalla posizione relativa tra noi, lei e il Sole, ma è così ampia da far sospettare la disgregazione del nucleo. Le ultimissime immagini mostrano in effetti una struttura alquanto appiattita, senza la presenza di un nucleo brillante”.

Tuttavia ogni previsione è impossibile, anche perché ogni cometa si comporta in modo diverso: “Tutte amano le misure estreme: possono essere capaci di deludere al massimo oppure di offrire spettacoli indimenticabili”, dice Masi. Non fanno testo nemmeno le comete che in passato hanno seguito un percorso simile a quello della Isom, ad esempio la Lovejoy del 2011.

Scoperta nel 2012, la cometa Ison ha fatto subito parlare di sé gli astronomi di tutto il mondo come un evento eccezionale. Le attese erano davvero tantissime: si era annunciata come una cometa eccezionalmente grande e brillante. Poi è cominciata l’altalena della luminosità che ha suggerito le previsioni più diverse. Non c’è alcun elemento, però, per decidere quale sarà il suo destino.

“Il suo destino non è affatto chiaro fino al momento in cui Ison non avrà completato il suo passaggio ravvicinato al Sole”, osserva Masi. Nella sua corsa verso il Sole Ison sta andando incontro a un fortissimo shock termico e il massimo avvicinamento al Sole è previsto a breve. Soltanto dopo questo momento cruciale si potrà capire se nel cielo di Natale brillerà una cometa spettacolare oppure se Ison è andata in frantumi. “Se dovesse superare indenne il passaggio vicino al Sole – rileva l’astrofisico – la cometa Ison potrebbe essere visibile anche in pieno giorno”.