Cronaca

Commemorazione attentato di Nassiriya, M5S: “Anche il kamikaze fu una vittima”

La deputata del Movimento 5 Stelle Emanuela Corda è intervenuta in Aula in ricordo delle vittime e ha ricordato anche il marocchino che si suicidò per portare a compimento la strage. Fratelli d'Italia: "Erano assassini e basta"

“Anche il kamikaze della strage di Nassiriya fu una vittima”. Intervento shock del Movimento 5 Stelle in Aula alla Camera durante la commemorazione dei caduti di Nassiriya a 10 anni dalla strage in cui persero la vita 19 italiani, di cui 17 militari e due civili. Dopo il minuto di silenzio osservato dall’emiciclo, prende la parola per il M5S la deputata Emanuela Corda. Quella che condusse alla strage che costò la vita ai nostri connazionali, secondo la deputata, “non fu uno scontro tra buoni e cattivi – esordisce la grillina – da una parte e dall’altra c’erano vittime, mentre i mandanti non sono mai stati puniti. Tutti noi ricordiamo commossi i 19 italiani deceduti – incalza – e oggi siamo vicini alle loro famiglie, a volte ricordiamo anche i 9 iracheni che persero la vita, ma molto meno. Nessuno però ricorda il giovane marocchino che si suicidò per portare a compimento la strage e quando si parla di lui lo si dipinge solo come un assassino e non come una vittima, perché anche egli fu vittima oltre che carnefice”.

Il kamikaze marocchino, Abul Qasem Abu al-Leil, che conduceva l’autocisterna esplosa era mosso da “una ideologia criminale che lo aveva convinto che quella strage fosse un gesto eroico e lo aveva mandato a morire – va avanti Corda – non è escluso che come tanti kamikaze, quel giovane fosse spinto dalla fame, dalla speranza che quel suo sacrificio avrebbe fatto vivere meglio i suoi familiari che spesso vengono risarciti per il sacrificio del loro caro”. Per la deputata, i militari caduti a Nassiriya “furono vittime non solo dell’ideologia terroristica, ma anche della politica occidentale, vittime dei nostri governi che spedirono e continuano a spedire i nostri ragazzi sui fronti di guerra, raccontandogli che è eroico occupare il territorio di altri popoli col pretesto che si sta portando la pace quando invece si fomentano talvolta ideologie terroristiche.

Nel mirino della deputata a 5 Stelle l’effettiva esistenza di armi di distruzioni di massa. “Vorremmo ricordare la provetta agitata da Colin Powell al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite – ha proseguito Corda – che dovevano dimostrare al mondo l’esistenza di armi di distruzioni di massa, armi che in verità non vennero mai trovate. Lo stesso Powell ha detto di essere stato raggirato da quella colossale truffa che portò all’occupazione dell’Iraq. L’esistenza di quella truffa non è servita di lezione ai governi europei, che hanno continuato a credere alle balle organizzate a tavolini per scatenare nuovi e atroci conflitti. Per questo gridiamo con tutta la nostra forza mai più Nassiriya – conclude Corda – mai più guerre di occupazione”. Poco dopo alla grillina replica in Aula Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia: “I kamikaze erano assassini e basta”, dice con rabbia nel suo intervento volgendo lo sguardo verso gli scranni del M5S.