Media & Regime

Servizio Pubblico, “Votare oh oh”. Riguarda tutti i video della sesta puntata

Tutto il meglio del format condotto da Michele Santoro in onda su La7 e online su ilfattoquotidiano.it. Dalla copertina, ai servizi video, fino all'editoriale di Marco Travaglio e alle vignette di Vauro

Vittorio Feltri propone un’alleanza tra Beppe Grillo e Silvio Berlusconi contro l’euro: si tratta di fantapolitica oppure come sostiene Feltri esiste già un asse politico tra Berlusconi e Grillo che punta a far cadere il governo Letta per andare al voto anticipato? E che effetti avrebbe una tornata elettorale anticipata? Andare alle elezioni con il Porcellum sarebbe una soluzione o un modo di soffiare sul fuoco dell’Italia e dei suoi problemi? Ne parla Michele Santoro assieme ai suoi ospiti: il ministro della Difesa Mario Mauro, il senatore del Pdl Francesco Nitto Palma, il direttore di Libero Maurizio Belpietro, il direttore del Tg La7 Enrico Mentana e, in collegamento da New York, il giornalista di Repubblica Federico Rampini

Santoro: “Grillo le spara grosse”
Editoriale di apertura di Michele Santoro, che esordisce parlando dell’ultima esternazione di Beppe Grillo su Giorgio Napolitano: “Il leader del M5S Grillo si sente già in campagna elettorale. Le spara grosse: ha detto ai suoi parlamentari, come ha riportato Il Fatto Quotidiano, che ha chiesto l’impeachment, ma solo per farsi capire bene dal popolo di internet, voleva parlare alla pancia del Paese”. E sottolinea: “Tutti in rete urlano che non se ne può più di sentir parlare di Berlusconi, ma intanto il Paese resta bloccato”. Il timoniere di Servizio Pubblico poi affronta la questione della decadenza di Berlusconi: “Solo in Italia succede che il Parlamento approvi una legge, secondo cui un condannato non può essere un deputato, ma poi si riserva una valutazione politica successiva. Renzi ha detto che riformerà la giustizia e rivedrà il problema della responsabilità civile del giudice. Io gli chiedo di considerare un altro fattore: l’esecutività delle sentenze”. E cita Paesi come la Svizzera e l’Inghilterra in cui le sentenze si eseguono e c’è la certezza del diritto. Nel finale, Santoro cita il caso del ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, che ha favorito Giulia Agresti: “Ha ragione il M5S: il ministro o smentisce o se ne va” (GUARDA IL VIDEO)

La decadenza di Berlusconi e le dichiarazioni dei parlamentari sul voto palese
Servizio di Luca Bertazzoni e di Dina Lauricella sulle dichiarazioni dei parlamentari riguardo alla decisione della giunta per le elezioni sul voto palese e alla decadenza di Silvio Berlusconi: da Casini a Lanzillotta, a Giovanardi a Capezzone. Memorabili le parole di Antonio Razzi: “Non lo so, ma se lo dice lui, ce ne andiamo” (GUARDA IL VIDEO)

Il caso Cancellieri-Ligresti secondo Travaglio, Mauro, Mentana, Belpietro
“Sottolineo la forte umanità del ministro Cancellieri, che però non si deve sottrarre ad un confronto in Parlamento”. Sono le parole del ministro Mario Mauro, secondo il quale la magistratura ha anche evidenziato il fatto che la Cancellieri non abbia inciso sulla decisione. E aggiunge che il ministro avrà modo di chiarire la propria posizione, anche se, a suo avviso, non ci sono procedimenti anomali. Diversa è l’opinione di Maurizio Belpietro, per il quale il comportamento della Cancellieri è anomalo e insolito, anche se ritiene che Ligresti non debba essere in carcere. Enrico Mentana ricorda che la legge è uguale per tutti e per un ministro deve essere “ancora più uguale”. E sottolinea il fatto che il figlio della Cancellieri lavorava nel gruppo Ligresti “Fonsai”. Marco Travaglio asserisce che il comportamento della Cancellieri è simile a quello di Berlusconi ai tempi della telefonata alla procura di Milano nel caso Ruby. E ricorda che Caselli incriminò Donat-Cattin che aveva avvisato il figlio brigatista invitandolo a scappare: “Il problema non è che le sue pressioni siano andate in porto, ma solo quello che ha fatto”. Il ministro Mauro ribadisce che sarà la magistratura a stabilire se quella della Cancellieri è un’ingerenza illecita o una semplice richiesta di informazioni (GUARDA IL VIDEO)

Nitto Palma (Pdl): “Il Pdl è unito su un punto: B. è innocente”
Nitto Palma ribadisce che il Pdl è unito su un punto certo: Silvio Berlusconi è innocente. E ne è convinto, a suo dire, grazie alla conoscenza delle carte. Palma contesta la decisione del voto palese sulla decadenza del Cavaliere e accusa Pd e Scelta Civica di aver cambiato le regole all’ultimo momento. E sottolinea: ” La procedura prevede il voto segreto ma la modifica è passata da un’interpretazione. C’è stata una presa di posizione politica di Movimento Cinque Stelle, Scelta Civica e Pd che ha creato una cesura nella maggioranza, un atto politico contro un altro esponente della maggioranza” (GUARDA IL VIDEO)

Mentana: “Le elezioni sullo sfondo”
Enrico Mentana osserva come all’interno del Pd ci siano due correnti che si contrappongono: Renzi che vorrebbe il governo giù e Letta che preferisce un governo con ancora molti giorni davanti. Se il governo durasse, ne trarrebbe beneficio il Cavaliere? (GUARDA IL VIDEO)

Travaglio: “Il voto palese su Berlusconi”
“Il timore del voto segreto era legato al fatto che nessun partito è integro; era un problema di controllo, non di trasparenza”. Sono le parole di Marco Travaglio a proposito del voto palese sulla decadenza di Berlusconi. Per il vicedirettore de “Il Fatto Quotidiano” la sorte di Berlusconi minaccia i tre grandi partiti che rischiano di patire varie conseguenze legate al voto sulla decadenza. E sottolinea che il voto palese venne adoperato nel 1993 con Andreotti e nel 2012 con Lusi (GUARDA IL VIDEO)

 Mauro concorde con Travaglio: “La centralità di Berlusconi”
Il ministro Mauro è d’accordo con Travaglio sul fatto che i partiti abbiano fatto un “errore politico” scegliendo il voto palese, una decisione dettata dalla “paura” che porta a una falsificazione delle carte in tavola. E parla di “falsificazione delle condizioni con cui viene portata avanti la partita”, sottolineando che lui voterebbe a favore della decadenza (GUARDA IL VIDEO)

Travaglio: “Il ‘Napolitario’, il vocabolario dell’inciucio”
Marco Travaglio nel suo editoriale analizza le nuove parole chiave dell’inciucio e si sofferma sul “Napolitario”, il vocabolario delle larghe intese: “Niente nomi divisivi e se sono divisivi, i problemi si rinviano, a cominciare dalla legge elettorale. Se si fa la legge elettorale, il governo ovviamente cade e quindi Napolitano si deve dimettere, perché l’ha promesso”. Il vicedirettore del Fatto Quotidiano osserva: “Per salvare la stabilità, il governo non deve fare niente, perché se fa qualcosa cade. E’ un governo salma, anzi non lo è, perché le salme hanno almeno il “rigor mortis”. Questo governo no”. Travaglio sottolinea come Berlusconi da svariato tempo sta per decadere, ma non decade mai: “Ormai la sua condanna definitiva sta compiendo i primi mesi, sta mettendo i primi dentini e comincia a gattonare”. Viene quindi affrontata la decisione della giunta per le elezioni sul voto palese in merito alla decadenza del Cavaliere. “Ma si è nascosta la vera notizia” – afferma il giornalista – “anzi due: il Pd, coi suoi franchi tiratori, non si fida del voto segreto perché sospetta di se stesso. E in Senato c’è un abusivo da 90 giorni. Se va bene, si voterà a fine novembre o a metà dicembre. Se va bene a Berlusconi, lui potrà mangiare il panettone a spese nostre”. Travaglio osserva poi che le colombe del Pdl per rompere con il Cavaliere devono necessariamente salvarlo e nota ironicamente: “Il dubbio è che sia una spaccatura finta. E’ come se Berlusconi dicesse: ‘Se non volete salvarmi per fare un favore, salvatemi per farmi un torto”. Il vicedirettore del Fatto, infine, spiega come è ormai cambiato il vocabolario delle larghe intese, al punto che Angelino Alfano, prima visto come cattivissimo per il caso kazako, ora è diventato buono perché difende il governo Letta. Idem Renato Schifani, schierato coi “buoni” per non essere andato a un vertice a Palazzo Grazioli. Eppure per lui è ancora in corso il processo a Palermo per concorso esterno per associazione mafiosa. Ciò nonostante, è stato invitato con Anna Finocchiaro dall’Anm al convegno dal titolo “Giustizia e politica” (GUARDA IL VIDEO)

Beppe Grillo: “Il signor Napolitano: furbo e scaltro”
La conferenza stampa di Beppe Grillo dopo il suo blitz a sorpresa in Senato. Il leader del Movimento 5 Stelle invoca l’impeachment per il Capo dello Stato, definito “furbo e scaltro”. E lamenta il fatto che i senatori del M5S non riescano a far passare una legge in Parlamento. E attacca la Bce e il Fmi sulla rinegoziazione del debito, proclamandosi non euroscettico. Nel filmato interviene anche Paola Taverna, che denuncia il fatto che il M5S è stato interpellato solo dopo che è stato fatta notare a Napolitano l’irregolarità della procedura (GUARDA IL VIDEO)

Dragoni: “Chi paga la manovra?”
L’editoriale di Gianni Dragoni sulla generosità del governo Letta nei confronti delle banche e delle assicurazioni. E osserva: “Il Wall Street Journal ha definito il sistema bancario italiano un gelato senza più gusto. Di sicuro a mangiarselo non saranno i contribuenti, che pagheranno con i loro soldi una parte delle perdite delle banche. Più che un gelato, sembra l’ombrello di Altan. Sappiamo chi se lo prende…”. Il giornalista elenca poi alcuni dati: “Pil in caduta di 1,8%, 40,4 disoccupazione giovanile, in cinque anni sono raddoppiati i nuovi poveri e secondo l’Ocse l’Italia sarà l’unico paese tra i grandi del G7 in recessione fino a fine anno” (GUARDA IL VIDEO)

Rampini: “Grillo, l’euro e la fragilità della politica italiana”
“Grillo è l’unico che continua a teorizzare un cambiamento radicale rispetto alla situazione economica avuto fino ad ora in Italia”. Lo afferma Federico Rampini, secondo cui il leader del M5S coglie perfettamente la fragilità della politica italiana. Il giornalista analizza anche la crisi economica in Europa, sottolineando le colpe della Germania: “Non ha senso che l’Euro valga un dollaro e 40, l’Euro è troppo forte”. Per Rampini Grillo pone un problema fondato, ma la soluzione da lui prospettata è irrealistica, perché spetta alla Bce prendere decisioni. E osserva che in America la politica italiana e i guai giudiziari di Berlusconi non sono minimamente considerati dai media (GUARDA IL VIDEO)

Pd, Giachetti: “Cambiare il Porcellum non significa far cadere il governo”
Sandro Ruotolo intervista Roberto Giachetti, promotore del “No Porcellum Day” (GUARDA IL VIDEO)

Mentana: “Il bicchiere mezzo pieno”
Per Enrico Mentana ‘con dieci euro in busta paga ci si sente presi per i fondelli’ ma nel Paese c’è ancora una forte apsettativa verso un gesto forte del Governo. Ma queste scelte, secondo il direttore del TgLa7, non arriveranno (GUARDA IL VIDEO)

Giulia Innocenzi e la posta a Grillo e al M5S
Giulia Innocenzi incontra Beppe Grillo e alcuni esponenti del M5S per consegnar loro l’invito ufficiale a “Servizio Pubblico”, a seguito della lamentela del leader del movimento, secondo cui ora i parlamentari pentastellati sono preparati, ma nessuno li invita più in trasmissione (GUARDA IL VIDEO)

Lo sciopero dei bancari contro i banchieri
I bancari scendono in piazza e denunciano i superstipendi dei dirigenti: “La banca vera è quella in cui ogni giorno lo sportellista ci mette la faccia, non è quella dei top manager.” E quegli stessi top manager, invece, cosa dicono? Giovanni Bazoli, presidente del Consiglio Sorveglianza Intesa San Paolo, parla di “fiducia”. Carlo Messina, ad di Intesa San Paolo, assicura che guadagnerà fino al 30% in meno del suo predecessore (GUARDA IL VIDEO)

Mauro: “Il Parlamento è una garanzia”
‘La capacità di gestire i rapporti di forza in Parlamento è garanzia della capacità politica: esserci non vuol dire che è tutto dovuto’. Così Mario Mauro sulle logiche dialettiche attuali che verranno spazzate via. E aggiunge: “Questo governo fa piccoli passi, ma sono tutti in avanti, per far recuperare competitività al Paese”. Il ministro bacchetta anche Beppe Grillo, secondo il quale nessuno ascolta le proposte dei suoi parlamentari: “Si facciano ascoltare, il mestiere del parlamentare è quello” (GUARDA IL VIDEO)

Rampini: “I soldi trovati da Unicredit per Tronchetti Provera”
Per Federico Rampini nessuno in Italia ha cominciato l’esame profondo alla ricerca della cause della crisi che affonda le sue origini nel 2008. L’America sta meglio rispetto all’Italia, ma sembrerebbe non di molto. Il giornalista fa una disamina del sistema bancario italiano e menziona i soldi che Unicredit ha trovato subito per salvare Tronchetti Provera (GUARDA IL VIDEO)

Belpietro: “Questo governo non è in grado di fare nulla”
Per Maurizio Belpietro questo governo non può fare nulla: le banche vengono commissariate ed i soldi si trovano solo tassando i cittadini. “Serve un esecutivo in grado di riscrivere le regole”, afferma il direttore di Libero, che critica aspramente la Banca d’Italia per non essersi accorta che il sistema bancario italiano fa acqua da tutte le parti (GUARDA IL VIDEO)

Nitto Palma: “Questo governo non ha un programma ambizioso”
“Il leader è la soluzione ad ogni problema: questo governo non ha e non può avere un programma ambizioso perché non ha un netto consenso popolare”. Sono le parole di Nitto Palma, che difende strenuamente Berlusconi e la sua leadership, in virtù dei voti ricevuti dagli elettori (GUARDA IL VIDEO)

Rampini: “L’Italia verso il collasso”
Federico Rampini osserva dall’America la situazione italiana. E nota come la destra a stelle e strisce ogni due anni indica un leader, come è accaduto nel caso di Reagan e Roosevelt, cosa che in Italia non succede perché c’è una figura molto più simile a quella del padrone (GUARDA IL VIDEO) 

Mauro: “Berlusconi non è più la speranza del ‘94, ma la delusione del 2011″
Per il ministro Mauro il concetto di leadership, di destra e di sinistra, è un concetto non ancorato a prospettive storiche certe. Eppure, il momento storico permetterebbe cambiamenti in grado di aumentare la competitività: menziona, quindi, Tosi e ribadisce che in Italia per la leadership dei partiti c’è spazio per tutti (GUARDA IL VIDEO)

Gran finale con le vignette di Vauro
Pirotecnico finale con le vignette satiriche di Vauro: dallo scontro Grillo-Napolitano a Renzi alla decadenza di Berlusconi fino al Datagate (GUARDA IL VIDEO)