Politica

Monti: “Con i ricatti del Pdl su Imu, ora obbligati ad aumentare Iva”

Il leader di Scelta Civica intervistato su La7 attacca la decisione del Pdl di spingere per l'abolizione dell'imposta sugli immobili: "Il governo non può diventare colui che adempie alle promesse elettorali dei partiti". E al Premier Letta dice: "L'esecutivo guardi agli interessi complessivi del Paese"

I ricatti del Pdl costringeranno ad aumentare l’Iva. Così ha detto Mario Monti intervista al programma “Otto e mezzo” su La7: “Il governo”, ha commentato, “non può diventare colui che adempie alle promesse elettorali dei partiti. L’aver eliminato l’Imu sulla prima casa al 100 per 100 dei contribuenti ha determinato un costo così grande che di fatto impedirà di non evitare l’aumento dell’Iva. E quindi chi ha voluto fare un ricatto al governo sull’Imu, se l’Iva aumenterà, dovrà criticare sé stesso”. aggiunge Monti . Si è trattato di un “ricatto del Pdl” che, prosegue, si dipinge “come la sentinella anti-tasse del governo. Ma non è che agli altri partiti piacciano le tasse, ma bisogna essere responsabili verso l’interesse generale del Paese”.

Il leader di Scelta Civica si rivolge direttamente al capo dell’esecutivo Enrico Letta: “E’ inaccettabile che il governo Letta possa accettare un Pdl che si presenta come la sentinella antitasse. Tutte le forze politiche debbono guardare agli interessi complessivi del Paese”.

E in merito a Telecom Monti dice: “L’Italia da tempo sembrava aver superato la Spagna nell’economia, lo dimostrava anche lo spread che adesso in Italia è più alto. Il problema non è tanto che Telecom sia spagnola o italiana, il problema è che l’acquisizione arriva prima dello scorporo della rete Telecom e non credo che lo scorporo sia nelle intenzioni di Telefonica”.