Politica

Partito Democratico, perché iscriversi? Per cambiarlo

L’appello al tesseramento che sto condividendo in queste ore con gli amici Barca, Bettini, Casson, Civati e Serracchiani è un invito a un cambiamento che deve avvenire dal basso. Qualcuno mi fa notare: perché iscriversi se le regole prevedono primarie aperte per la scelta del segretario nazionale? Perché a livello di circolo e ai livelli provinciali e regionali potranno votare solo gli iscritti. Iscriversi ora, significa poter scegliere e poter votare anche nei congressi locali. Così la scalata la potranno fare tutti gli elettori, a tutti i livelli. Una scalata democratica, come piace a noi. Una sorta di azionariato popolare. Iscriversi significa avere dei dirigenti a immagine e somiglianza della base anche nelle nostre città, dove si compiono scelte altrettanto importanti. La prossima occasione ci sarà tra quattro anni. Meglio cogliere questa che è a portata di mano. 

Appello agli elettori del Partito Democratico

Questo appello è rivolto a tutti gli elettori del Partito Democratico affinché diano il loro contributo partecipando al prossimo congresso in maniera attiva.

L’analisi delle criticità ci vede concordi circa un Partito Democratico spesso ingabbiato da logiche correntizie, incapace di cogliere i cambiamenti del nostro tempo, ammalato di tatticismo e di personalismi, poco propenso ad ascoltare la base, il suo elettorato e la voce dei territori.

La missione del Partito Democratico è quella di governare l’Italia. Oggi dobbiamo fare quei cambiamenti di sistema indispensabili a farla divenire il Paese del  rispetto e del merito che è il fondamento di ogni società, dove crescita economica e benessere umano, ambientale e civile vanno di pari passo.  Per questo serve un congresso ricco di contenuti e di obiettivi.

Il congresso del Partito Democratico sarà il momento in cui non si rinnoveranno solo i dirigenti nazionali e locali, ma si definirà la linea politica dei prossimi anni.

Abbiamo l’idea di un partito che non sia consociativo ma alternativo al centrodestra, rispettoso dei principi stabiliti dallo Statuto, chiaro nei contenuti e trasparente nelle scelte, aperto alla società civile e ai suoi talenti, pronto a confrontarsi con gli amministratori locali, capace di formare una classe dirigente, promotore del merito a tutti i livelli.

Da tempo chiediamo un congresso aperto al quale possano partecipare non solo gli iscritti, ma anche gli elettori e i simpatizzanti. Un congresso con regole semplici, chiare e trasparenti. Un congresso che diventi luogo di discussione e scelta per milioni di persone. In ogni caso ci sarà un solo modo per cambiare il Partito Democratico: entrarci.

Aderire in massa, partecipare al congresso da iscritti, per contribuire non solo con il voto ma con la partecipazione, vorremmo dire con la propria vita, con l’esempio; assai di più di quanto si possa fare se fossero “solo” primarie. Patrimonio di condivisione che non ci ha mai tradito.

Con questo appello chiediamo pertanto a tutti gli elettori del Partito Democratico, nessuno escluso, di iscriversi. Di farlo fin da oggi e di invitare altre persone a farlo. Questo consentirà di ampliare la base della nostra democrazia interna e di avere una leadership autorevole, riconosciuta e pienamente legittimata.

Iscriversi al Partito Democratico è semplice. Basta rivolgersi al circolo del proprio luogo di residenza, sottoscrivere l’adesione e ritirare la tessera. Ma c’è anche l’iscrizione on line, dal sito del Partito Democratico.

Ne vale la pena. Non per noi, non per chi sarà il prossimo segretario, ma per il Partito Democratico.

Che è un po’ come dire per l’Italia.

Fabrizio Barca

Goffredo Bettini

Felice Casson

Pippo Civati

Laura Puppato

Debora Serracchiani