Cronaca

Cie di Milano, nove immigrati arrestati con l’accusa di incendio doloso

Gli ospiti della struttura originari del Nord Africa e America Latina hanno appiccato le fiame al Cie di via Corelli due volte durante il weekend. Dopodiché le autorità hanno dovuto spostare gli ospiti dal Cie dichiarato inagibile in un altro sito

Un’ennesima rivolta di immigrati clandestini rinchiusi nei Cie (centri di identificazione ed espulsione), in attesa dell’espulsione dall’Italia, è scoppiata lo scorso fine settimana a Milano. Stavolta si tratta del famigerato Cie di via Corelli. Nove persone sono state arrestate per i disordini avvenuti sabato e domenica all’interno della struttura. Si tratta di 9 uomini tra i 21 e i 45 anni originari del Senegal, del Brasile, del Perù, del Marocco, di Cuba e di Gabon. Lo rende noto la Polizia. 

L’accusa è di incendio doloso in concorso. Nel pomeriggio di sabato 7 settembre alcuni ospiti del Cie hanno dato alle fiamme materassi e altri mobili. I due settori interessati dall’incendio, pur non presentando danni strutturali, sono risultati inutilizzabili. Così gli occupanti del Cie sono stati allocati presso gli altri settori rimasti illesi. Però non è finita lì. Nel corso della giornata di domenica gli episodi si sono ripetuti rendendo il Cie parzialmente inagibile. L’amministrazione è stata costretta a trasferire i 47 ospiti in un centro di un’altra provincia. In mattinata del 9 settembre è stato effettuato un sopralluogo per la verifica dei danni.

A breve, avvisa la prefettura, verranno assunte le iniziative necessarie per il ripristino della funzionalità dei settori danneggiati. Non è la prima volta che il Cie di via Corelli viene messo a ferro e fuoco dagli immigrati. A gennaio 2012, 27 nordafricani sono stati arrestati per avere causato un incendio nella struttura, reagendo a un ordinario controllo.