Attacco hacker all’appello del Fatto. Change.org: “Adesioni ripristinate”

Eliminate le oltre 28mila firme false aggiunte in pochi minuti nella nottata di giovedì 5 settembre. "L'operazione è stata intercettata da una serie di sistemi automatici di identificazione e risolta"

Un tentativo di sabotaggio per screditare le altre centinaia di migliaia di firme, magari durante la festa della Versiliana. O il gioco di qualche burlone che pensava di farci raggiungere quota 500mila con fretta sospetta. Nella tarda nottata di giovedì 5 settembre un attacco informatico ha fatto aumentare notevolmente le adesioni all’appello “Non vogliamo la riforma della P2” del Fatto Quotidiano. Gli staff tecnici del nostro sito e di Change.org, la piattaforma online sulla quale è possibile firmare la petizione, hanno quindi eliminato le oltre 28mila firme false aggiunte in pochi minuti.

“Uno spammer amatoriale ha cercato di pubblicare migliaia di firme false all’interno della petizione – ha spiegato Salvatore Barbera, direttore delle campagne di Change.org – L’attacco è stato intercettato da una serie di sistemi automatici di identificazione e disinnescato ripristinando il numero effettivo di adesioni”.

Change.org, che ha oltre oltre 45 milioni di utenti in tutto il mondo di cui oltre 1,5 in Italia, monitora tutte le petizioni, e ha un sistema che blocca gli utenti che cercano di far aumentare il numero delle firme agli appelli o usare finti indirizzi email per aderire. “A oggi – conclude Barbera – la petizione lanciata dal Fatto Quotidiano è quella che ha registrato il più alto livello di crescita per Change.org in Italia”.