Elezioni Amministrative 2013

Elezioni Sicilia 2013: tra ammucchiate e gente per bene, Crocetta con chi sta?

Tra le urne semi deserte lasciate vuote da elettori che hanno preferito il mare alle solite facce, dalla Sicilia arriva un segnale chiaro in direzione di Roma: le ammucchiate portano male. Lo dice l’isola degli alambicchi e dei laboratori politici, la stessa Regione un tempo berlusconiana senza se e senza ma, che oggi ha messo in crisi Angelino Alfano. Dopo vent’anni di Eldorado, il Pdl in Sicilia non solo non vince più, ma fa perdere gli alleati.

Tanto si è parlato di una grande vittoria del centro sinistra al primo turno. Poco si è detto (o hanno detto) sul fatto che il Pd da queste parti vince solo quando mantiene la sua coalizione nell’ambito della sinistra e presenta soltanto facce decenti. In caso contrario (vedi Ragusa o Messina) è destinato a soccombere.

Perchè c’è una Sicilia che ripugna le larghe intese, le chiama al massimo grandi ammucchiate, e manda un grillino dalla faccia pulita sostenuto da Sel a fare il sindaco di una città splendida come Ragusa.

C’è una Sicilia che se ne fotte dei posti di lavoro a tempo di Francantonio Genovese ed elegge l’attivista No Ponte Renato Accorinti sindaco di Messina. C’è una Sicilia per bene, che vuole essere rappresentata da persone per bene.

E il governatore Rosario Crocetta, un giorno dialogante con il Movimento Cinque Stelle, con Sel e con Ingroia, l’altro immortalato sorridente con Berlusconi mentre a Ragusa il suo Megafono candida un ex sodale di Totò Cuffaro, dovrebbe decidere definitivamente da che parte stare. Una volta e per tutte.