Servizio Pubblico

Servizio Pubblico, Santoro: “Aiutiamo Martina, come avrebbe fatto da sola Franca Rame”

Michele Santoro apre l’ultima puntata con una stoccata ai giornali di Berlusconi. “Il loro padrone può anche tuffarsi in una piscina piena di monete d’oro” – esordisce il timoniere di “Servizio Pubblico” – “chi invece lo critica deve fare il voto di povertà e di castità”. Ma aggiunge: “La parola “ricco” non è brutta. Perchè si può essere ricchi di talento, di cultura, di passione civile. Come Franca Rame, che era una donna ricca e straordinariamente generosa”. Santoro racconta un aneddoto riguardante la grande artista: “Quando qui raccontavo storie di sofferenza, quasi sempre a notte fonda squillava il telefono. Era Franca che ci guardava e diceva: ‘Ci pensio io, intervengo io per trovare casa e lavoro. Però acqua in bocca: nessuna pubblicità”. Santoro rivolge un appello per aiutare Martina Guarascio, figlia di Giovanni Guarascio, l’uomo di 64 anni che si è dato fuoco ieri a Vittoria dopo aver visto vendere all’asta la propria casa per un debito di 10mila euro. “Aiutiamola tutti insieme perchè possa finire l’università e ricomprare la casa di suo padre. Aiutiamola a raccogliere 30mila euro, per fare insieme quello che Franca Rame faceva da sola”. Il giornalista parla poi della sfida vinta da “Servizio Pubblico”: “Dodici nostre trasmissioni hanno battuto il record storico di La7. La puntata con Berlusconi resta un evento e voglio vedere chi riuscirà a fare meglio”. E aggiunge: “Riguardo al futuro, non abbiamo un contratto firmato in tasca”.Nel finale, Santoro parla del comizio di Beppe Grillo e del suo attacco a Stefano Rodotà. E propone un pezzo del discorso del leader del M5S: “Bisogna trombare”, a voler sottolineare che si tratta di una soluzione a cui prima solo Berlusconi aveva pensato