Diritti

Diritti civili gay, Galan: “In settimana presenterò un ddl”. E il Pdl si spacca

Bondi e Galan si fanno portavoce della battaglia di Davide Tancredi, diciassettenne omosessuale che chiede "solo di esistere". Ad appoggiare il disegno di legge del presidente della commissione Cultura, Laura Ravetto, Daniele Capezzone e Paolo Becchi, intellettuale vicino al Movimento 5 Stelle. "Sono totalmente in disaccordo", replica Carlo Giovanardi

Il Pdl apre al riconoscimento dei diritti civili delle coppie gay. “In settimana presenterò un disegno di legge solo a mia firma, mi aspetto che altri lo sottoscrivano e poi vedremo. Nel Pdl ci sono molti che la pensano come me e come Bondi, come Mara Carfagna e Laura Ravetto. Poi ci sono altri che non vogliono esporsi e aspettano ma io ho fiducia”. A parlare è Giancarlo Galan, presidente della commissione Cultura e esponente del Pdl. Tutto è partito dalla lettere al quotidiano La Repubblica di Davide Tancredi, un ragazzino omosessuale di diciassette anni che chiede una sola cosa: “esistere”. La storia ha scosso il mondo politico e molti parlamentari si sono fatti portavoce della richiesta del giovane, a partire da Sandro Bondi e Giancarlo Galan

Galan si dice anche “personalmente a favore delle adozioni da parte dei genitori omosessuali” anche se sottolinea come questo capitolo non sarà affrontato nel provvedimento che depositerà in Parlamento. A chi gli chiede se non tema lo scontro con il mondo cattolico, l’esponente del Pdl replica: “Credo – sottolinea – che l’Italia sia l’unico paese al mondo in cui si parla del problema e del voto cattolico. I cattolici votano e pensano come qualsiasi altro cittadino: posso capire che le gerarchie ecclesiastiche non siano felici ma i politici hanno un altro compito e non capisco perchè gli amici cattolici vogliano negare una libertà ad altri”.

E la sua proposta spacca il partito della Libertà. Se da un lato Galan incassa l’appoggio di Daniele Capezzone e Laura Ravetto, che non solo sottoscrive la proposta di legge, ma ne propone anche “l’estensione di applicabilità a ogni forma di convivenza”. E lo stesso fa Gabriella Giammanco. “L’Italia è un Paese civile, moderno e, finalmente, maturo per riconoscere pieni diritti alle unioni civili, anche a quelle tra persone dello stesso sesso”, afferma la deputata. 

Completamente contrario, invece, Carlo Giovanardi. E lo scontro con il presidente della commissione Cultura si consuma ai microfoni di Radio 2. “Sono totalmente in disaccordo”, attacca il primo. “Pazienza, Giovanardi non si convincerà mai tanto. Su questo tema siamo lontani un miliardo di chilometri”, ribatte il secondo. Galan, autore della proposta sulle “unioni omoaffettive“, ha accusato Giovanardi di avere una “fobia” su determinati argomenti: “Hai una fobia per sapere con chi vanno a letto le persone, ma cosa te ne frega?”. Giovanardi ha poi rilanciato una sua proposta per dare diritti a tutte le convivenze: “Io sono ancora più liberale di Galan, perché Galan vuole dare diritti legati solo a rapporti affettivi, invece nella mia proposta i diritti sono anche per, ad esempio, due sorelle, la perpetua col prete. Così risolveremo tutti i problemi definiti discriminatori”, ha spiegato Giovanardi. “Cosa c’entra regolare i rapporti tra parroco e perpetua con l’amore di due uomini o due donne, che magari sia amano da una vita?”, ha concluso Galan.

Ma l’ex ministro riceve anche sostegni esterni al partito. A plaudere alla sua iniziativa è Paolo Becchi, intellettuale vicino al Movimento 5 Stelle: “La proposta a favore dei matrimoni gay fatta da Giancarlo Galan? Penso che il Movimento 5 Stelle non potrà che sostenerlo”.

Dai microfoni della Zanzara, invece, arriva lo stop del deputato del Pdl Eugenia Roccella a Bondi. “Sul matrimonio gay ha una posizione minoritaria nel partito, però Bondi – attacca la deputata – è lo stesso che mi ha chiesto quando ero ancora portavoce del Family Day di candidarmi con il Pdl. Ha avuto una metamorfosi, ma sono posizioni subalterne alla sinistra”. “Non credo a un’Italia omofoba – conclude Roccella – ormai l’omofobia è riservata a piccole sacche residuali”. E Sandro Bondi replica con una nota. “L’onorevole Roccella, la cui presunzione le fa stabilire chi è in minoranza, non ha ancora capito, nella foga delle sue battaglie radicali, che nel Pdl non vi saranno maggioranze e minoranze su questioni in merito alle quali ad ogni parlamentare e a ciascun militante è riconosciuta una piena e intangibile libertà di coscienza“.

A spiegare la divisione a livello ideologico all’interno del partito è Maurizio Sacconi. “E’ in discussione l’identità stessa del Pdl anche se in tutti i movimenti politici occidentali si manifestano con diversi pesi due aree di pensiero, quella liberista e quella neo-conservatrice”, commenta Sacconi. Poi l’apertura al dialogo. “Ben venga una discussione leale che per il Pdl non è nuova perché esso si è già misurato con decisioni impegnative come quelle assunte in occasione del caso Englaro“.

Giancarlo Galan, inoltre, ha anche firmato a Roma la proposta di legge di iniziativa popolare Eutanasia legale e testamento biologico promossa dall’Associazione Luca Coscioni insieme ai Radicali Italiani, Exit, Uaar e Amici Eleonoro Onlus. “Mi domando – spiega Galan – come tanti amici cattolici possano pensare di vietare ad un altro un diritto. Quando la vita porta inevitabilmente verso una fine certa, quando tutte le strade portano in quella direzione – si chiede – ma perché non posso avere il diritto di bere un tè e addormentarmi invece di affrontare delle sofferenze lunghissime. Ecco, io questo diritto non lo nego neppur se la pensassi diversamente”.