Amministrative 2013

Racket a Ostia, il litorale romano brucia. In 20 giorni 5 stabilimenti incendiati

Cinque stabilimenti balneari incendiati in poco meno di un mese. Episodi che ad Ostia lido (Roma) si ripetono dal 2007 ad oggi con le stesse modalità. Innesti, taniche di benzina e uomini incappucciati che stordiscono le guardie delle strutture. Tra gli ultimi bersagli il ristorante ‘Anema e core’. “E’ sicuramente doloso, anche se non conosciamo la matrice – racconta il proprietario Antonello Ricci – Non abbiamo mai subito minacce, né conosciamo nessuno che paga il pizzo“. Eppure i dati parlano chiaro. E se i proprietari – forse perché sotto scacco – negano la presenza di organizzazioni di tipo mafioso, la lettura dei comitati cittadini è un’altra:  “Tutti questi locali incendiati hanno il sapore di racket, o qualcuno che vuole rilevare attività per il riciclaggio di denaro sporco, scoraggiando chi lavora sul territorio”, sostengono i cittadini intervenuti a un incontro sul tema. “La colpa è anche dell’illegalità istituzionale,  con la miseria, l’assenza di spazi culturali, Ostia è diventata negli anni terreno fertile per le mafie“, chiosa uno dei candidati alla presidenza del municipio  di Chiara Ingrosso, riprese e montaggio di Irene Buscemi