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Regione Lombardia, consiglieri M5S devolveranno 100mila euro alle pmi

Sono arrivati i primi compensi di marzo e aprile e i Cinque Stelle hanno già annunciato di aver presentato richiesta per devolvere ogni eccedenza dei 5mila euro lordi al mese che terranno per sé alle piccole e medie imprese in crisi come promesso in campagna elettorale

In Regione Lombardia sono arrivati i primi compensi dei consiglieri regionali di marzo e aprile e i Cinque Stelle hanno già annunciato di aver presentato richiesta per devolvere ogni eccedenza dei 5mila euro lordi al mese che terranno per sé alle piccole e medie imprese in crisi come promesso in campagna elettorale.

La somma che dovrebbero destinare solo per il primo stipendio ricevuto i 9 consiglieri regionali pentastellati dovrebbe aggirarsi sui 100mila euro, secondo quanto ha fatto sapere il consigliere regionale brianzolo del Movimento Gianmarco Corbetta. Per il primo mese e mezzo di attività (dal 17 marzo al 30 aprile) la somma percepita è stata in media di 16.384, 76 euro, senza contare le indennità di funzione (per i membri dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale, i presidenti delle commissioni), come si può vedere dal cedolino che i Cinque Stelle hanno pubblicato anche on line. “Avevamo preso l’impegno di trattenere per noi 5.000 euro lordi mensili e i rimborsi per le spese effettivamente sostenute e di destinare tutto il resto ad un fondo di sostegno per le piccole imprese della Lombardia, per questo motivo ci siamo fatti calcolare una “busta paga virtuale” da 5.000 euro lordi – ha spiegato Corbetta – Ancor prima dell’insediamento abbiamo chiesto ai funzionari della Regione di indicarci il modo concreto per effettuare questa “restituzione”, ma evidentemente questa nostra volontà li ha colti di sorpresa…. Nei giorni scorsi abbiamo quindi formalizzato la nostra richiesta, nella speranza di ricevere finalmente una risposta chiara e definitiva”.

Gli importi ricevuti sono appunto mediamente sui 16mila euro, (si va dai 17.065 di Casalino ai 16.384 degli altri): a questa somma i cinque stelle hanno tolto i 5mila euro lordi che terranno per sé e le spese sostenute che vanno da un minimo dei 10 euro al mese ad un massimo di 668 euro (qui i dettagli). Ne restano a quel punto 10mila euro circa a testa che verranno destinate nel fondo. «Finché non ci sarà data la possibilità concreta di restituirli, i soldi promessi rimarranno depositati nei nostri conti correnti di Banca Etica, appositamente aperti allo scopo – ha spiegato Corbetta – Ora aspettiamo di vedere se e quali consiglieri dei vari partiti ci seguiranno: terranno tutti i soldi per sé o si dimostreranno – non solo a parole – solidali con le piccole aziende lombarde che vivono un momento particolarmente difficile? Da questa strada passa la differenza tra chi “fa politica” per soldi e carriera e chi “si occupa di politica” per senso civico”.