Politica

M5S, elettori Pd vs deputati 5 stelle: “Collaborate sugli 8 punti”. Crimi: “E’ fuffa”

A Brescia, nel giorno dell’esito del primo step delle “quirinarie”, il portavoce del Movimento Cinque Stelle al Senato, Vito Crimi, ha incontrato cittadini e attivisti al gazebo organizzato dal movimento bresciano per raccogliere le firme necessarie a presentare la lista alle prossime elezioni amministrative, che vedranno impegnata Laura Gamba nella corsa alla poltronissima nella città della Loggia. Al gazebo di via San Faustino, Vito Crimi assieme agli altri eletti del territorio, i deputati Tatiana Basilio, Dino Alberti e Giorgio Sorial, è stato chiamato al confronto diretto con un gruppo di cittadini, elettori del Pd, che hanno portato le loro critiche al movimento, imputandogli la responsabilità dello stallo politico in cui è piombato il Paese. Un momento di confronto, anche serrato, che ha tenuto banco per quasi un’ora, tra richieste di spiegazioni e prove di dialogo. Tutto è iniziato quando un anziano ha avvicinato Crimi spiegandogli che “Grillo e Bersani assieme potevano spaccare il mondo” e che “dovete fare il governo assieme per sconfiggere una volta per tutte Berlusconi”. Una visione che ha raccolto la replica negativa di Vito Crimi “perché Bersani e non Berlusconi? Sono la stessa identica cosa”, risponde. E il deputato Giorgio Sorial aggiunge: “A buttare via Berlusconi non ci riusciamo perché Pd e Pdl di buttare fuori Berlusconi non ne vogliono sapere”. Poi il capogruppo a Palazzo Madama ribadisce la posizione grillina: “Il Parlamento fa le leggi e non il governo, il Parlamento è stato eletto, ci sono 945 tra deputati e senatori che oggi non lavorano perché non si fanno le commissioni, dove sta scritto che se non c’è il governo le commissioni non si possono fare?”. Poi un altro votante Pd: “Collaborate sugli 8 punti programmatici di Bersani” e Crimi replica: “Gli otto punti non mi piacciono. Sono fuffa, sono fuffa”.
Intanto sui nomi usciti dalle ‘Quirinarie’ Crimi dichiara: ”Sicuramente sono un po’ sorpreso dal nome di Prodi, ma anche dalla Bonino: non me li sarei aspettati. Ma va bene così. E’ la democrazia, questa è la bellezza: accettare con serenità qualsiasi risultato della consultazione democratica”.”Sorprese no, non ce ne sono state” aggiunge Tatiana Basilio, “Prodi è un nome che ai cittadini potrebbe essere caro e poiché le Quirinarie erano libere e aperte agli iscritti, avranno scelto in base alla propria coscienza e alla propria simpatia” (guarda il video integrale)  di Alessandro Madron