Emilia Romagna

“Truffa aggravata”, sequestrati 2,5 milioni ad una controllata Intermedia

Sembrava una vicenda che si sarebbe dipanata nelle maglie della giustizia civile. Invece, dopo aver assunto contorni penali, adesso arriva il sequestro di 2 milioni e mezzo di euro in bond. A firmarlo è stato il gip di Bologna Bruno Giangiacomo su richiesta del pubblico ministero Antonello Gustapane e destinatario del provvedimento è Francesco Caputo Nassetti, l’ex docente della Bocconi indagato dalla procura emiliana per appropriazione indebita e truffa aggravata.

Presidente di Intersolar – la spa che si occupa di fotovoltaico e che dal 2010 appartiene a Intermedia Holding Spa, la merchant bank con 180 milioni di capitale e 180 soci creata da Giovanni Consorte, l’ex numero uno di Unipol – Nassetti è finito nei guai, come ricostruito dal Corriere di Bologna, proprio a causa del settore delle energie rinnovabili, quello su cui Intermedia aveva deciso di investire 3 anni. Lo aveva fatto mettendo a disposizione 350 milioni di euro e affidandone il vertice a un manager con un lungo percorso professionale nel mondo bancario. Un percorso iniziato nella Banca Commerciale Italiana e culminato con l’incarico di direttore generale del mercato italiano prima ed est europeo poi di Deutsche Bank.

Più nello specifico, l’indagine che ha portato alle accuse contro Nassetti riguarda la realizzazione di 8 impianti fotovoltaici nella provincia di Ravenna. La costruzione della struttura era stata affidata nel febbraio 2011 a una terza società, la Photoenergia Spa, che a garanzia della performance dell’impianto aveva emesso i 2,5 milioni di warranty bond emessi dal Credito di Romagna. Una pratica diffusa, in progetti di questo genere, che secondo gli accordi raggiunti tra le due aziende prevedeva la restituzione dei titoli una volta che fosse giunto a termine il contratto di manutenzione. E consistente era l’affare, dato che l’appalto è stato di 24 milioni a cui sarebbero seguiti 240 mila euro per la manutenzione di tutte le strutture.

Tutto, nella realizzazione degli 8 impianti, è sembrato procedere bene tanto che nell’aprile 2012 Intersolar constata che il progetto è stato portato a compimento secondo quanto disposto. Ma pochi mesi dopo, a dicembre dello stesso anno, cambia idea: sottolinea presunti problemi nelle infrastrutture e in base a questa motivazione blocca il contratto di manutenzione, giunto a scadenza, non restituendo nemmeno i titoli ricevuto in garanzia dall’impresa costruttrice. Da qui era partita una causa civile, adesso in corso, e per l’avvocato Paolo Trombetti, che nel frangente penale di questa vicenda difende Nassetti e nel cui studio erano custoditi i bond consegnati agli inquirenti, “Intersolar ha già pagato 28 milioni e chiede un risarcimento di 800 mila euro per gli inadempimenti e i vizi occulti rilevati. Photoenergia chiede invece di avere altri 300 mila euro”.

Di diverso parere invece il gip Giangiacomo il quale ha motivato l’ordine di sequestro scrivendo che Intersolar e il suo presidente hanno assunto una condotta “finalizzata a procrastinare la restituzione dei titoli senza un’apparente valida giustificazione”. Inoltre “le contestazioni sono state rilevate in tempi decisamente sospetti e in coincidenza con la scadenza del termine della restituzione”. Trombetti invece ribadisce che tutto si è svolto nella piena regolarità “perché Intersolar ha ritenuto, a mio parere correttamente, di esercitare un proprio diritto”.

Questa storia, la cui conclusione non sembra destinata dunque a giungere in tempi brevi, potrebbe essere un’ulteriore tegola che si abbatte su Intermedia Holding e su Consorte, che a inizio 2013 a causa della vicenda giudiziaria di Antonveneta si era dimesso dal consiglio d’amministrazione venendo sostituito dall’imprenditore veneto Paolo Casati. E oltre alle voci di crisi finanziaria sempre in vista, è stata rimandata anche la quotazione in borsa della società, sulla quale aleggiava l’ipotesi di uno scorporamento dei rami immobiliare, fotovoltaico e della consulenza d’impresa.

Infine, dopo il breve e fortunoso capitolo del salvataggio del Bologna Calcio, nella primavera 2012 la Banca d’Italia aveva cancellato Intermedia dall’albo degli intermediari finanziari mentre poco prima, in febbraio, si era consumata la rottura definitiva dopo la guerra con l’ex socio e amico Alfredo Cazzola, che tra le varie accuse addebitava a Consorte la responsabilità dei problemi di Intermedia. Problemi causati dalle disavventure giudiziarie a carico dell’ex ad di Unipol, condannato a fine 2012 in via definitiva a 1 anno e 8 mesi sempre la scalata ad Antonveneta.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La vicenda penale nella quale il prof. Caputo Nassetti è stato ingiustamente coinvolto da Photoenergia nell’aprile 2013 si è conclusa con la acclarata totale estraneità dello stesso alle insussistenti accuse strumentalmente mossegli. Nell’aprile 2013 il Prof. Caputo Nassetti, in qualità di amministratore unico di Intersolar srl, società controllata da Intermedia Holding spa, è stato infatti oggetto di accuse da parte di Photoenergia srl, che hanno portato al sequestro giudiziario di contratti fideiussori di euro 2,5 milioni emessi nell’interesse di Photoenergia a favore di Intersolar a garanzia della buona esecuzione di un contratto di appalto per la costruzione di impianti fotovoltaici, per i quali Photoenergia aveva già incassato a saldo da Intersolar euro 24 milioni. Il Prof. Caputo Nassetti, dopo aver ricevuto dal Cda di Intermedia la pubblica “piena fiducia e certezza che il suo operato sia stato svolto nella piena legalità, rigore e nell’interesse della società”, ha ottenuto in sede giudiziale tutti i pronunciamenti favorevoli: a) il giudice civile ha respinto la richiesta di Photoenergia ex art. 700 c.p.c. di inibitoria all’escussione delle garanzie, condannandola anche al pagamento delle spese; b) la consulenza tecnica ordinata dal Pubblico Ministero ha provato che i vizi denunciati dal Prof. Caputo Nassetti esistevano e che l’accusa era infondata;  c) la Corte di Cassazione ha annullato in via definitiva il sequestro preventivo dei contratti fideiussori per mancanza di elementi anche solo indiziari che possano far ritenere sussistenti ipotesi di reato.
Ufficio stampa Msl Italia

Prendiamo atto della conclusione della vicenda processuale del prof. Nassetti (ci cui avevamo scritto in questo articolo dell’aprile 2013) e volentieri abbiamo pubblicato la sua puntualizzazione. La redazione