Emilia Romagna

I 5 Stelle rinascono a Forlì. L’espulsa Pirini: “Strano, faremo le stesse battaglie”

Decine le iscrizioni nella cittadina romagnola dopo il boom di febbraio ma la ex rappresentante del Movimento, ora rimasta con la sua lista, Destinazione Forlì, non demorde: “Da loro manca il rispetto per le persone e le scelte collegiali. Alle amministrative saremo concorrenti ma non entreremo in conflitto”

Complice l’exploit elettorale, nei comuni piovono “grillini”. Spuntano anche dove sono stati scomunicati come a Forlì dove, assicura Natascia Guiduzzi consigliera stellina della roccaforte di Cesena, “è nato il Movimento 5 stelle che, in attesa della certificazione ufficiale, si chiamerà Forlì per le 5 stelle”. Al momento è sotto la supervisione del coordinamento provinciale e nel primo appuntamento post elettorale ha chiamato a raccolta 130 potenziali attivisti. Non si esclude che alcuni, più che gli ideali, rincorrano il carro del vincitore; è un dato che è stato messo in conto.

Intanto si ingrossano le fila degli iscritti al gruppo creato su Facebook: in un paio di giorni se ne contano 127. La maggior parte dei presenti al primo incontro sono grillini dell’ultima ora per questo il coordinamento al momento è dei “colleghi” più esperti di Cesena e Cesenatico che hanno preso le redini del Meet up punto zero, il primo passo per la creazione del M5S.

“C’è molta voglia di fare – ha aggiunto Guiduzzi – ma forse un po’ troppa fretta in qualcuno. Fino all’estate l’obiettivo è quello di conoscersi, poi a dicembre si scriverà il programma elettorale per le prossime amministrative”.

Nessuna distinzione d’età, di ceto o professione tra i presenti; scarsa la presenza femminile mentre sono stati avvistati cinque presenti della lista Destinazione Forlì guidata da Raffaella Pirini cacciata senza spiegazioni da Grillo&co.

“Durante la serata – ha spiegato Guiduzzi – una persona ha detto di voler prendere parte al movimento per tirare fuori le magagne dal Palazzo; mi sono imposta perché non si può certo dire che la Pirini non sia una brava consigliera. Poi si può discutere sulle sue dichiarazioni e sul trattamento ricevuto da Beppe Grillo, ma non sul suo impegno”.

Nel prossimo incontro tra i punti che saranno all’ordine del giorno si parlerà delle regole da tenere nelle riunioni che prevedono un moderatore e i tempi per gli interventi di ciascuno. Si discuterà di democrazia partecipativa e si inizierà a strutturare i gruppi tematici suddivisi in alcune aree: ambiente, urbanistica, lavori pubblici, sanità; queste sono le prime ipotesi.

In un secondo momento si divideranno i presenti in gruppi che porteranno avanti riunioni tematiche per poi individuare i singoli referenti. Forlì per le Cinque Stelle punta ad avere una struttura solida e c’è già chi sul gruppo facebook richiama all’attenti: “Però che almeno gli eletti del movimento conoscano le cose, non si può sentire una che non sa cosa sia la Bce o il Senato o chi elegge il Presidente della Repubblica. Controllare prego! Non dobbiamo essere come loro, ma meglio di loro”.

Pirini: “Che strano, porteremo avanti le stesse battaglie”. La scomunicata Raffaella Pirini, ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, rimarrà comunque nella sua lista originaria Destinazione Forlì e lo racconta al Fatto Quotidiano.it: “Il nostro progetto politico era nato come lista civica poi è andato avanti ed ebbe subito la certificazione a 5 Stelle. Ora che ce l’hanno tolta i punti programmatici li portiamo avanti lo stesso, siamo sempre in consiglio comunale a perseguire gli obiettivi che ci eravamo posti in campagna elettorale e per i quali i cittadini ci avevano votato, è il nostro dovere di eletti. Il paradosso, però, o la stranezza, è che ora porteremo avanti le stesse battaglie”.

E’ una Pirini ancora combattiva, quella che si è ritrovata fuori dalla formazione grillina dopo Tavolazzi, Favia e Salsi: “Noi di Destinazione Forlì non cambieremo simbolo, andremo avanti con i nostri principi ambientalisti, di risparmio energetico e di creazione di nuovo posti di lavoro, ci conteremo e se c’è l’intenzione di proseguire andremo avanti e ci candideremo alle prossime amministrative”.

“Il successo di Grillo di fine febbraio me lo aspettavo, la gente è stanca vuole un ricambio”, spiega commentando l’ultima tornata elettorale, “ma quello che in molti non notano è l’assenza di collegialità nelle scelte. In Parlamento tutto è centrato attorno a quello che dice Grillo e poi diciamolo: fino a poco tempo fa in ambito locale si era liberi di compiere molte scelte, Grillo e Casaleggio erano poco interessati. L’interferenza è invece improvvisamente aumentata tra il primo e il secondo turno delle amministrative di Parma, con tutta il rifiuto all’incarico per Tavolazzi di direttore generale nel comune ducale”.

“Ora”, conclude, “è  aumentata la violenza verbale del capo che si è autoproclamato capo politico dopo che doveva essere solo il megafono del Movimento. E’ venuto a mancare il rispetto delle persone che sono del Movimento e del loro lavoro. Certo, alle prossime elezioni a Forlì saremo concorrenti, ma non credo che entreremo in conflitto portiamo avanti le stesse istanze di cambiamento”.

di Alessandro Mazza e Davide Turrini