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Camera, Fratelli d’Italia: solo 9 deputati e gruppo autonomo. M5S vota no

Per non finire nel gruppo misto servirebbero almeno 20 eletti. Ma alla base della decisione la constatazione che esiste un partito di riferimento. I Cinque Stelle votano contro per timore di aumenti dei costi. Ma la piccola formazione di centrodestra assicura: "Nessun aggravio"

Fratelli d’Italia ce la fa e si costituisce in gruppo autonomo alla Camera. E’ stato deciso nel corso dell’Ufficio di presidenza di Montecitorio, che ha così concesso la deroga al regolamento che prevede che per la formazione di un gruppo occorra essere almeno in 20 deputati. Il Movimento 5 Stelle ha votato contro. Alla base della decisione la constatazione che esiste un partito di riferimento e che alle elezioni le liste sono state presentate in tutte le 26 circoscrizioni anche se il minimo richiesto era di venti.

Era stata la presidente di Montecitorio Laura Boldrini a interessare l’Ufficio di presidenza dopo una prima richiesta del Pdl. I dubbi da parte dei Cinque Stelle erano nati dalla necessità di non far lievitare i costi. Ma questa volta – aveva precisato il deputato di Fratelli d’Italia Massimo Corsaro – la deroga non comporterebbe alcun aggravio di costi” perché “da questa legislatura è entrato in vigore un nuovo regolamento relativo ai contributi erogati dalla Camera per le spese di attività politica che non sono più commisurati all’esistenza o all’entità dei Gruppi, ma sono attribuiti (ed in misura assai ridotta) per ogni parlamentare”.