Cronaca

Roma, feto trovato all’interno di un cestino in un bar del centro

Il sindaco Gianni Alemanno: "Una notizia che desta orrore". Sempre a Roma il 30 dicembre una donna aveva gettato il piccolo appena partorito nel water di un fast food. E' stata rintracciata e arrestata in Romania proprio un paio di giorni fa

Gettato tra liquami e carta sporca nel cestino di un bagno. Il corpicino di un bimbo molto piccolo e senza vita, ancora allo stato di un feto, è stato trovato in un bar del centro di Roma, al Circo Massimo. Dove continua la serie di macabre scoperte di feti e neonati abbandonati dalle madri. Il teatro della vicenda ancora una volta non è un ospedale, ma le quattro mura anonime di una semplice toilette. Stavolta il piccolo potrebbe essere di una giovane donna dell’est, tra i 20 e i 30 anni, che oggi intorno alle 16 era entrata nel bar-bistrot ‘Gusto Massimo’ chiedendo di poter andare in bagno. Qui probabilmente ha avuto un aborto prematuro.

Il gestore del bar, che ha ritrovato il corpicino un paio d’ore dopo, durante le pulizie, ha subito dato l’allarme ai carabinieri. Nel cestino, avvolto in un fazzoletto e nel sangue, c’era un corpicino di una decina di centimetri, grande come un pugno. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo Roma Centro e la sezione Rilievi, che ora vaglieranno le telecamere in zona e le testimonianze, alla ricerca della madre. Il personale del locale in via del Circo Massimo ha parlato di una giovane donna con l’accento dell’est Europa, che avrebbe chiesto di poter andare in bagno, per poi uscire e andare via in fretta senza consumare nulla. Per il Sindaco Gianni Alemmano è una notizia che “desta orrore. Esistono molteplici possibilità di partorire in anonimato e sicurezza e, per coloro i quali non avessero mezzi o l’intenzione di crescere un figlio, di affidare una vita alle cure e alle attenzioni delle strutture sanitarie e di volontariato. In questi casi – ha concluso Alemanno – un gesto d’amore è dare a una nuova vita la possibilità di vivere”.

Il ritrovamento di mercoledì pomeriggio è solo l’ultimo di una serie di episodi avvenuti negli ultimi tempi nella Capitale, che hanno sconvolto la città. Lo scorso 28 febbraio una romana disoccupata di 25 anni, dopo aver partorito da sola in casa, aveva nascosto il neonato in borsa ed era uscita in strada persino dandosi appuntamento con un’amica per un aperitivo. Poi, colta da un malore, era salita su un autobus ed era andata all’ospedale San Camillo a causa di una emorragia ma, prima di entrare al Pronto Soccorso, aveva gettato il figlio in un cassonetto dell’ospedale. La giovane è stata arrestata per infanticidio. gettato il piccolo appena partorito nel water di un fast food. La donna è stata rintracciata e arrestata in Romania proprio un paio di giorni fa.  Sempre due giorni fa, a Milano, invece, un feto umano è stato trovato in una cella frigorifera all’interno del dipartimento di biotecnologia dell’università Bicocca.