Giustizia & Impunità

E se domani in duecento invadessimo un tribunale?

Lunedì, mentre guardavo in televisione duecento coristi che intonavano una marcetta sulle scale del Palazzo di Giustizia di Milano, mi sono fatto una domanda: e se domani in duecento invadessimo un tribunale che succederebbe a me e agli altri centonovantanove?

Ieri, dopo l’incontro con il Comitato di Presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura, Giorgio Napolitano ha dichiarato: “È comprensibile la preoccupazione dello schieramento che è risultato secondo nelle elezioni, di veder garantito che il suo leader possa partecipare alla complessa fase politico-istituzionale già in pieno svolgimento”. Comprensibile, il presidente della Repubblica ha detto proprio così. È comprensibile la preoccupazione del Pdl che a Berlusconi venga impedito di fare politica se finisse per essere condannato in uno dei processi in corso che lo vedono imputato per reati come:

Giacché ho uno spirito logico, ho fatto una considerazione. Per la proprietà transitiva se A è uguale a B e B è uguale a C, allora si può legittimamente affermare che A è uguale a C. Ergo: Napolitano non pensa che la compravendita di senatori che causò la caduta del Governo Prodi nel 2008 sia stato un fatto di una gravità equiparabile a un colpo di Stato, o se lo pensa non lo dice perché in questo momento storico per lui è più importante che il Pdl veda garantita la partecipazione del suo leader alla “complessa fase politico-istituzionale già in pieno svolgimento”. Secondo la proprietà transitiva per il presidente della Repubblica oggi è essenziale che Berlusconi abbia libertà di azione politica, mentre è marginale che vengano accertate le sue responsabilità in fatti abnormi che hanno messo in discussione il normale svolgimento della vita democratica di questo paese.

Serendipità: indica la sensazione che si prova quando si scopre una cosa inattesa mentre se ne sta cercando un’altra. Alla domanda “E se domani in duecento invadessimo un tribunale che succederebbe a me e agli altri centonovantanove?” la risposta è: “È comprensibile la preoccupazione della mia famiglia di saper garantito che io possa tornare a casa la sera sano e salvo come tutte le sere”.