Cronaca

Livorno, 4 carabinieri paracadutisti presi a bastonate fuori da locale: “Fascisti”

Aggressione senza apparente motivo: i paracadutisti del reggimento "Tuscania" sono stati soccorsi e medicati all'ospedale. Secondo le indagini sarebbero stati "riconosciuti" dentro la discoteca e poi, una volta per strada, sarebbero stati accerchiati da almeno 20 persone e malmenati con cinghie e pezzi di legno

Un’aggressione senza motivo, avvenuta fuori da uno dei locali più frequentati di Livorno. Le vittime sono 4 carabinieri del reggimento “Tuscania“, l’unità paracadutisti dei carabinieri: sono stati soccorsi e medicati all’ospedale. Gli aggressori sono invece da identificare, ma quello che emerge dalle prime indagini è che avrebbero agito in gruppo: tra 20 e 30 persone armate di cinghie e bastoni. Resta la ricerca del movente che ora i carabinieri dell’Arma stanno cercando di accertare. L’ipotesi più probabile è legata alla testimonianza di alcuni passanti che avrebbero sentito gli aggressori gridare “fascisti”. Tuttavia non sarebbero emersi al momento episodi (provocazioni o liti) tali da far scaturire l’esplosione di violenza che al momento sembra apparire più come un agguato.

Secondo i primi accertamenti i quattro militari avevano seguito, insieme a alcune amiche, un concerto. Uno di loro, il livornese, si è allontanato, in compagnia di uno dei colleghi, ed è stato aggredito in strada da almeno 20 persone. Successivamente sono stati presi di mira gli altri due militari. Da chiarire come i paracadutisti (che ovviamente erano in borghese) sono stati riconosciuti. Probabilmente qualcuno degli aggressori conosceva il livornese e sapeva che lavoro svolge.

Di certo restano i referti dei paracadutisti del Tuscania (un livornese e tre fuori sede tra i 35 e i 40 anni) con prognosi dai 6 ai 20 giorni per ferite e contusioni. Gli aggressori, invece, secondo i testimoni (estranei all’accaduto), avrebbero avuto tra i 20 e i 30 anni. Gli stessi testimoni avrebbero riferito degli epiteti (“fascisti”) rivolti ai quattro paracadutisti.

Gli aggressori si sono poi dileguati appena udito il suono delle sirene, prima che le pattuglie giungessero sul posto. Sono in corso indagini per identificare almeno alcuni tra coloro che hanno messo in atto il pestaggio e potrebbero esserci sviluppi decisivi nei prossimi giorni. Stando al racconto delle vittime e dei testimoni, all’interno del locale non ci sarebbe stato alcuno screzio tra i quattro militari e i giovani che poi li hanno aggrediti all’esterno, ma la spedizione punitiva, secondo gli inquirenti, si spiegherebbe solo con il fatto che le vittime sono stati “riconosciuti” come carabinieri paracadutisti.

Il The Cage Theatre, all’esterno del quale è avvenuto l’episodio, è un locale che si trova all’interno di un parco cittadino affidato in gestione, da circa due anni attraverso un bando pubblico, all’associazione culturale omonima nata per promuovere musica indie-rock. La sicurezza del locale non è intervenuta perché la serata era ormai conclusa e l’aggressione è avvenuta fuori; la direzione ha fatto sapere che all’interno “non vi era stata alcuna avvisaglia di possibili tensioni” tra i frequentatori della discoteca.