Donne di Fatto

Licenziate il dirigente molestatore. Donne che hanno avuto il coraggio di non tacere

Più di mille dipendenti pubblici della Provincia di Trento hanno sottoscritto una petizione per chiedere all’amministrazione pubblica di licenziare il dirigente molestatore, condannato a un anno e nove mesi per violenza sessuale e maltrattamenti verso dipendenti pubblici, alcuni suoi sottoposti.

In due giorni c’è stata una valanga di adesioni all’appello da parte di dipendenti pubblici, i quali, senza aver paura di incorrere in qualche eventuale sanzione o ritorsione, chiedono al presidente della giunta provinciale, Alberto Pacher, Pd, di licenziare il dirigente.

Chiedono “un provvedimento esemplare” contro l’ex preside, passato poi a dirigente pubblico, Paolo Renna. Ad accusarlo sono state ben nove donne, nove colleghe di lavoro, per svariati gli episodi di violenza e maltrattamenti. Alcuni episodi sono avvenuti proprio sul luogo di lavoro e nei confronti di donne sottoposte in via gerarchica al dirigente condannato.

Lui ha sempre respinto ogni addebito, ha chiesto il patteggiamento e la pena è stata severa: un anno e nove mesi.

Sono state due donne, Claudia Adami e Paola Ciurletti, che hanno avuto il coraggio di non tacere e di non lasciare che il tempo cancellasse questa brutta pagina e scrivere l’appello, che in poche ore ha avuto un’adesione di massa.

La stessa consigliere di parità, Eleonora Stenico, ha chiesto due volte il licenziamento del dirigente. E la vicenda è finita anche in Consiglio provinciale con interrogazioni a firma dei consiglieri Pd, lo stesso partito del presidente della giunta, Margherita Cogo, Sara Ferrari e Matteo Civico. Analoga iniziativa è partita dai sindacati per dire: tolleranza zero!