Media & Regime

Grillo querela Belpietro per diffamazione. Libero lo aveva paragonato a Stalin

Dopo l'esclusione di Federica Salsi dalla lista dei candidati, sull'edizione online del quotidiano erano stati pubblicati occhiello e titolo che accostavano il leader 5 Stelle al dittatore sovietico. Il legale: "Un parallelo decisamente troppo forte"

Diffamazione. Beppe Grillo ha querelato il direttore di Libero Maurizio Belpietro con questa accusa dopo essere stato accostato a Stalin. Dopo l’esclusione di Federica Salsi dalla lista dei candidati infatti sull’edizione online del quotidiano erano stati pubblicati occhiello e titolo: “Per me sei fuori – Beppe Grillo in versione Stalin: via la Salsi dalla lista degli eletti, blocca la Vento e fa il censore”.

La procura di Genova, presso cui il legale di Grillo, l’avvocato Enrico Grillo, ha depositato la querela, ha aperto un fascicolo a carico di Belpietro, del responsabile del sito LiberoQuotidiano.it e dei dirigenti del consiglio di amministrazione del giornale ipotizzando, appunto, il reato di diffamazione. Si tratta del primo atto giudiziario del leader genovese dopo il clamoroso esito elettorale alle politiche. Il difensore spiega: “Quella notizia è stata per molto tempo visibile sul sito. Abbiamo trovato quell’accostamento troppo forte, decisamente. Abbiamo deciso di attendere che le elezioni si svolgessero per procedere, così da evitare polemiche ed eventuali strumentalizzazioni”. Il fascicolo dovrebbe essere trasferito in breve a Milano, competente per territorio.