1 - Elezioni 2013

Rai, l’Agcom ai Radicali: “Impossibile rispetto delle regole, colpa del Parlamento”

“Una legge fatta male. Pensata per un sistema bipolare che di fatto non c’è stato”. La mette così il presidente dell’Agcom Angelo Marcello Cardani, intervenuto oggi a Roma al sit-in radicale contro la violazione delle regole sulle apparizioni televisive in Rai, e punta il dito contro un Parlamento, che “evidentemente ha avuto di meglio da fare che riformare la norma” (la Par Condicio, ndr). E ancora: “Con ventisette o addirittura ventinove liste la Rai fa fatica a gestire le presenze nei programmi, e sono stati commessi errori”. In presidio di fronte alla sede del Garante per le Comunicazioni, Emma Bonino e Marco Pannella hanno ricordato che lo scorso agosto una delibera della stessa Autorità chiedeva alla Rai di “riparare” in favore del Partito Radicale. Una delibera non ancora rispettata.“Il problema non è che la Rai disattende le delibere”, va giù duro il deputato Maurizio Turco, “è che non le legge proprio, non gliene frega niente”. Cardani risponde, ma la soluzione è lontana: “Impossibile ristabilire l’equilibrio in campagna elettorale, si rischiano altri errori”. Il risultato, spiega la senatrice Emma Bonino, “è l’illegalità della campagna elettorale e la negazione del diritto dei cittadini a poter conoscere le diverse proposte elettorali”. E cita i dati Rai: “Hanno deciso che le coalizioni devono avere più spazio delle liste, cosa che non gli ha detto proprio nessuno, anzi è esattamente il contrario. Così le elezioni sono ridotte a farsa e il servizio pubblico è ridotto a salotto privato di questo o quel conduttore”. Per il leader radicale Marco Pannella “questo è un Paese ufficialmente in flagranza criminale. I dirigenti della RAI fanno anti-democrazia” di Manolo Lanaro