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Mali, l’esercito francese entra in azione a fianco del governo per combattere i ribelli

Il presidente Hollande invia le truppe a supporto dei soldati maliani contro i fondamentalisti islamici: "Abbiamo fornito il nostro supporto contro elementi terroristi nel rispetto del diritto internazionale". In precedenza, però, il ministro per Veterani di guerra, Kader Arif, aveva escluso la possibilità di inviare militari

Le forze armate francesi si sono schierate al fianco dell’esercito del Mali contro i fondamentalisti islamici.  Il presidente Francois Hollande lo ha annunciato precisando che l’operazione durerà “fino a quando sarà necessario”. Il ministro degli Esteri Laurent Fabius ha dichiarato che l’aeronautica francese ha già effettuato dei raid aerei sul Mali. Si tratta però dell’ennesimo cortocircuito comunicativo della Francia. In precedenza infatti il ministro per Veterani di guerra, Kader Arif, aveva escluso la possibilità di inviare truppe francesi in Mali

Hollande ha precisato che, visto il contenuto della risoluzione Onu sul Mali, la Francia sta agendo nel rispetto del diritto internazionale. La decisione di passare all’azione è stata presa d’intesa con il presidente ad interim del Mali Dioncounda Traorè. Il presidente francese ha posto come condizione per un intervento militare il fatto che i ribelli del nord continuino a conquistare terreno e ha precisato che un eventuale intervento francese sarebbe “strettamente nel quadro delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu” sul Mali. Hollande chiederà il 14 gennaio l’approvazione del parlamento.

In una conferenza stampa a Bamako un colonnello dell’esercito malese ha rivelato che oltre ai francesi ci sono anche militari nigeriani e senegalesi per contrastare gli islamisti.I soldati stranieri hanno portato con sé “il materiale necessario a far fronte alla situazione”, vale a dire gli scontri nei pressi della città di Konna, che gli islamici da giorni cercano di conquistare.