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Quel muro in Golan che separa gli innamorati

la Sposa sirianaNetanyahu ha annunciato la costruzione di un muro che separerà il Golan israeliano da quello siriano, per “proteggere questo confine da incursioni e dal terrorismo, come è già stato fatto con successo al confine con il Sinai”. Un nuovo ostacolo si prospetta per i drusi siriani del Golan, separati già dal 1967 dai loro parenti in Siria.

Mi viene in mente il bellissimo film “La sposa siriana“. La protagonista, interpretata da Clara Khoury, è Mona, ragazza drusa cresciuta nel Golan israeliano e innamorata di un uomo che vive in Siria. I due, separati dal confine, comunicano da un’altura all’altra attraverso l’uso dei megafoni. Questa storia vera e tutt’altro che insolita tra gli innamorati del Golan, che fino a quando il muro non sarà stato definitivamente eretto, potranno ancora consolarsi guardandosi da lontano, è destinata a complicarsi ulteriormente. I contatti tra Israele e Siria sono ufficialmente interrotti da decenni visto che i due paesi sono teoricamente in guerra. Quando un abitante del Golan passa dalla parte israeliana a quella siriana o viceversa non può più tornare indietro.

Questo è il destino degli innamorati, costretti a abbandonare le loro famiglie per sempre per perseguire l’amore, un sentimento che in questo caso li pone di fronte a un terribile compromesso. Netanyahu non ha ancora compreso che non sono i muri a garantire la protezione di uno stato perché essi generano frustrazione, come nel caso degli abitanti del Golan o dei Palestinesi di Gaza. Solo il dialogo e il reciproco riconoscimento – certamente strade molto più difficili da percorrere – possono ridare l’armonia a tutta l’area, ma questa sembra destinata a rimane un’utopia.

Foto tratta da Wikipedia