Emilia Romagna

Ma i magistrati stanno cercando i mandanti della strage?

La nostra associazione ha depositato nel maggio 2012 una corposa memoria corredata da veri atti processuali che erano la premessa per un lavoro di indagine complesso ed articolato con cui arrivare, o almeno avvicinarsi, all’individuazione dei mandanti della strage alla stazione del 2 agosto 1980.

Dopo mesi di silenzio, il 20 dicembre scorso abbiamo scritto al procuratore capo di Bologna, Roberto Alfonso, perché sono e siamo molto preoccupati per l’andamento delle indagini che sembrano non tenere in alcun conto la memoria e i carteggi presentati nel maggio 2012. La recente scomparsa del generale Amos Spiazzi ne è un esempio: persona con un passato molto problematico e sicuramente a conoscenza di molti meccanismi che hanno caratterizzato l’eversione negli anni passati, potrebbe essere stato probabilmente depositario di segreti senza che nel frattempo sia stato interrogato o si sia perquisita la sua abitazione.

Questa situazione rende evidente che l’ulteriore ritardo investigativo nuoce all’accertamento della verità. Il tempo passa e i personaggi che sono stati protagonisti in qualche modo di quel torbido periodo rischiano di scomparire per cause “naturali”. A nostro parere occorre provvedere tempestivamente verificando tutte le connessioni e le ipotesi descritte nella nostra memoria. Perdere altro tempo sarebbe grave e pregiudicherebbe irrimediabilmente l’esito positivo di ricerche che il nostro gruppo di esperti, con anni di durissimo lavoro, ha messo a disposizione della procura di Bologna.