Cronaca

Brindisi, morto l’imprenditore dato alle fiamme. Si indaga per omicidio

Damiano De Fazio, 51 anni, era titolare di una piccola azienda agricola di Palmarini. Gli inquirenti stanno indagando, mentre si attendono i risultati dell'autopsia. "Sono stato portato qui da tre persone di Carovigno" ha detto la vittima prima di perdere conoscenza

“Sono stato portato qui da tre persone di Carovigno“. Sono le poche parole che Damiano De Fazio, 51 anni, è riuscito a farfugliare ai suoi soccorritori prima di perdere conoscenza. E da quest’unico indizio, da questo paese in provincia di Brindisi, sono partite le ricerche degli investigatori, che ora indagano per omicidio, dopo che l’uomo è morto nella notte tra il 27 e il 28 dicembre.

Sposato, padre di cinque figli, De Fazio era il titolare di una piccola azienda agricola a Palmarini, in provincia di Brindisi. Secondo una prima ricostruzione il pomeriggio del 26 dicembre l’imprenditore è stato accompagnato a Mesagne da una donna, già interrogata dagli investigatori e non sospettata. A poca distanza, in contrada Epifani tra Mesagne e la borgata di Serranova, intorno alle 23.45 De Fazio è stato trovato avvolto dalle fiamme da una guardia giurata. Vicino a lui una bottiglietta, ancora contenente un po’ del liquido infiammabile con cui è stato appiccato il fuoco. Gli investigatori stanno ora cercando di riempire il buco di molte ore che va dal momento in cui la donna ha lasciato l’imprenditore a quando è stato ritrovato.

Dalle prime indiscrezioni, sul corpo – che presentava ustioni gravissime sul 95% della superficie – non sembrano esserci segni di ferite da armi da fuoco, ma bisognerà aspettare i risultati dell’autopsia per sapere se De Fazio ha opposto resistenza. Nel frattempo le indagini non si fermano, gli inquirenti hanno ascoltato numerose persone e stanno scavando nella vita personale e professionale della vittima per cercare di far luce su questa vicenda.