Giustizia & Impunità

Campania, arrestato consigliere regionale. “Rimborsi ricevuti grazie a fatture false”

La misura cautelare nei confronti di Massimo Ianniciello (Pdl) è scattata nell'ambito dell'inchiesta sull'uso dei fondi pubblici destinati ai gruppi dell'assemblea. E' accusato di truffa e peculato

Per ottenere rimborsi non dovuti il politico campano avrebbe utilizzato fatture per operazioni inesistenti tramite una inesistente società di Bacoli con oggetto il commercio all’ingrosso di rottami, amministrata da due svedesi irreperibili e intestata a un pluripregiudicato per droga e ricettazione. Con quest’accusa stamane i militari del Nucleo Tributario della Guarda di Finanza di Napoli hanno arrestato il consigliere regionale campano Pdl Massimo Ianniciello e gli hanno sequestrato la casa, a copertura di un presunto danno erariale di circa 65mila euro. Truffa aggravata e peculato, le ipotesi di reato. Sono inoltre in corso perquisizioni a casa e negli uffici dell’ex capogruppo degli azzurri, Fulvio Martusciello, dimessosi dalla carica (ma è sempre consigliere regionale) dopo aver assunto l’incarico di consigliere alle Attività Produttive per il governatore Pdl Stefano Caldoro.

E’ a una svolta l’inchiesta del pm di Napoli Giancarlo Novelli e del procuratore aggiunto Francesco Greco sull’utilizzo dei fondi pubblici della Regione Campania per le attività dei gruppi consiliari. Una torta da circa 4 milioni e mezzo, di cui circa 1 e mezzo utilizzato dai consiglieri senza obbligo di rendicontazione. L’inchiesta è nata ascoltando le telefonate captate nell’ambito di un’altra indagine su assunzioni e appalti in Regione e in società collegate. Conversazioni che facevano riferimento a un uso scorretto di questi fondi. E’ indagato il capogruppo dell’Udeur Ugo De Flaviis. Nei mesi scorsi la Finanza ha acquisito documentazione sui criteri di attribuzione e sull’utilizzo dei fondi. Nei riguardi di Ianniciello è stato eseguito anche un decreto di sequestro dell’appartamento fino all’ammontare di 63.807 euro, pari all’importo della presunta truffa.

Nel mirino, in particolare, le spese del fondo per la comunicazione. Somme che dovrebbero coprire le attività di informazione e promozione dell’operato dei singoli consiglieri. Vengono pagate mediante emissione di mandato al fornitore dei beni e servizi, dopo un’istruttoria, nel limite dell’importo preventivato in bilancio e proporzionalmente alla consistenza numerica del gruppo. Qui si sarebbe concentrato il numero maggiore di casi sospetti ora al vaglio dei magistrati. Perché l’inchiesta potrebbe non fermarsi qui.

AGGIORNAMENTO
“Con decreto del 18 luglio 2014, il Gip di Napoli, Roberto D’Auria ha archiviato il procedimento pendente nei confronti di Fulvio Martusciello, sulla scorta dei documenti dallo stesso prodotti che hanno provato la correttezza della sua gestione dei fondi per il funzionamento dei gruppi consiliari regionali del PDL”.

Aggiornato l’11 marzo 2016

In data 29 luglio 2019, il Gip di Napoli, accogliendo la richiesta avanzata dalla Procura, ha disposto l’archiviazione del procedimento nei confronti del dott. Ugo de Flaviis.