Politica

Regione Sicilia, le lotte interne al Pd danno all’M5S il vicepresidente del consiglio

L'attore teatrale Antonio Venturino (Movimento 5 Stelle) è stato eletto alla vicepresidenza dell'Ars a scapito di Mariella Maggio (Pd), a cui quel posto sembrava spettare di diritto. Nessuno, però, aveva fatto i conti con il fuoco amico del Pd, che ha votato contro la scelta dalla segreteria

Da una parte le spasmodiche lotte intestine del Partito Democratico, che meno di due mesi fa ha portato Rosario Crocetta a sedere sulla poltrona di governatore della Sicilia, ma che oggi fallisce clamorosamente l’elezione di Mariella Maggio a vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana. Dall’altra un attore di teatro, Antonio Venturino, tornato in Sicilia soltanto pochi mesi fa, e oggi eletto a sorpresa come nuovo numero due del parlamento più antico d’Italia con il Movimento Cinque Stelle. Neanche il tempo d’inaugurare la legislatura che a Sala d’Ercole, storica sede dell’Assemblea regionale siciliana, sono tornati di moda i colpi di scena.

A farne le spese è stata l’ex segretaria generale della Cgil siciliana Mariella Maggio, candidata ufficiale dei democratici alla vicepresidenza dell’Ars. La settimana scorsa l’esponente dell’Udc Giovanni Ardizzone era stato eletto per un soffio sullo scranno più alto di Palazzo dei Normanni. Adesso sembrava ovvio che almeno uno dei suoi vice dovesse essere indicato dall’altro partito uscito vincitore dalle ultime elezioni, il Pd. Così invece non è stato. Dopo un breve periodo di pace, le varie anime siciliane del partito di Pier Luigi Bersani hanno infatti ricominciato a farsi la guerra: nessun accordo tra il segretario regionale Giuseppe Lupo e l’ex capogruppo Antonello Cracolici, uno dei principali sponsor dell’intesa con Raffaele Lombardo durante la scorsa legislatura. Il risultato è stato lo “spappolamento” dei democratici, con il Pd che riesce a “toppare” gli obiettivi anche quando ha il gruppo parlamentare più ampio. Alla Maggio non sono bastati i 26 voti raccolti: i franchi tiratori hanno di fatto “azzoppato” la candidatura dell’ex sindacalista. E come nuovi vice presidenti dell’Ars sono stati invece eletti due esponenti dell’opposizione: da una parte Salvo Pogliese del Pdl con 29 voti, dall’altra lo stesso Venturino che ha incassato addirittura ben 33 preferenze, 18 in più di quelle raccolte una settimana fa, quando tutti i 15 esponenti del Movimento Cinque Stelle lo avevano candidato alla presidenza dell’Ars.

“I grillini che gridano allo scandalo inciuci, oggi hanno eletto il vice presidente dell’Assemblea regionale grazie all’inciucio avendo ottenuto anche i voti degli autonomisti di Raffaele Lombardo” è stato il commento di Nello Dipasquale, ex sindaco pidiellino di Ragusa, che ha puntato il dito sulla straordinaria lievitazione dell’indice di gradimento di Venturino tra i banchi di Palazzo dei Normanni. Il candidato del Movimento Cinque Stella è stato infatti votato a sorpresa anche da alcuni deputati di centro destra. E probabilmente ha anche raccolto i voti dei deputati eletti nella lista “Crocetta Presidente”, fedelissimi dell’ex sindaco di Gela. Che adesso cerca di coinvolgere gli esponenti del Movimento Cinque Stelle nelle prime azioni di governo.

Sul tavolo del governatore è stato sganciato di recente il carico della formazione professionale: un settore milionario che, come ha raccontato l’ultima puntata della trasmissione Report, è tutto o quasi in mano a familiari di esponenti politici. “Appoggeremo la riforma annunciata da Crocetta sul settore della formazione professionale. Bisogna scrivere una norma che vieti a chi ha interessi economici di poter accedere a cariche pubbliche” è stato l’annuncio di Giancarlo Cancelleri, capogruppo del movimento di Grillo all’Ars. Intanto Venturino ha annunciato di voler rinunciare all’ufficio personale che gli spetterebbe di diritto dentro Palazzo dei Normanni e all’auto blu di rappresentanza che gli dovrebbe essere assegnata come nuovo numero due del parlamento siciliano. “Per ora faccio il pendolare da Piazza Armerina, la mia città, pago 12.30 euro di biglietto e riesco persino a lavorare mentre sono in viaggio – ha spiegato il deputato eletto in provincia di Enna – Certo adesso sarò costretto a prendere un appartamento a Palermo ma non andrò comunque in auto blu”. Poi si è fermato a scherzare con i giornalisti. “Vi darò anche il titolo per il vostro articolo già fatto: da un attore comico, che è Beppe Grillo, ad un altro attore comico, cioè io”. Venturino vanta infatti in curriculum esperienze da attore comico, regista teatrale e addirittura mimo: una carriera artistica da globetrotter che ha portato l’attore quarantasettenne a lavorare in Inghilterra, in Galles e perfino alle isole Hawaii. “L’aspetto teatrale che m’interessa di più è la commedia dell’arte, le maschere” spiegava il giorno dell’insediamento all’Ars. Tra gli stucchi e i marmi di Palazzo dei Normanni troverà probabilmente nuovi spunti per la sua passione artistica.