Politica

Berlusconi, Grillo cita Battisti: “Ancora tu? Non dovevamo rivederci più?”

In un intervento sul blog il leader 5 Stelle scrive che l'italiano "è letteralmente terrorizzato da altri cinque anni di montismo, le aziende se possono scappano all'estero. Molti proprietari semplicemente le chiudono e portano i loro capitali altrove. Lo psiconano lo sa - avverte il comico - e lo sanno meglio di lui i suoi sondaggisti"

“Ancora tu? Ma non dovevamo rivederci più?”. Beppe Grillo sceglie Lucio Battisti per parlare del ritorno in campo di Silvio Berlusconi, evocando nel suo consueto post la “riesumazione di Berlusconi” e spiegando inoltre che di fronte a questo fatto, e alla prospettiva di voto anticipato, “non sembra che gli italiani siano sconvolti o sorpresi, molti al grido di ‘aridatece il puzzone’ vogliono liberarsi il prima possibile di Monti rimettendo allo psiconano ogni peccato. Rigor Montis ci ha messo del suo, insieme a una stampa montiana compiacente fino al leccaculismo più esasperato”, è la reprimenda del leader Cinque Stelle.

“L’agenda Monti, sottoscritta con voluttà dal pdmenoelle, prevedeva un solo punto: lo spread, ma lo spread – considera Grillo – non si mangia e soprattutto non dipende da Monti, ma dalle agenzie di rating internazionali. Lo spread che è salito alle stelle in estate (colpa dei mercati?) e sotto i 300 punti a dicembre (merito di Monti?) è una variabile indipendente dal governo. E’ un guinzaglio per tenere sotto controllo la politica italiana, una corda che si stringe a piacere in mano alla finanza internazionale”.

“Non si vive di solo spread, e di spread, con la politica di Rigor Montis, si può solo morire”, martella Grillo che demolisce la stagione del governo dei tecnici e sintetizza così l’atteggiamento del Paese: “L’italiano è letteralmente terrorizzato da altri cinque anni di montismo, le aziende se possono scappano all’estero. Molti proprietari semplicemente le chiudono e portano i loro capitali altrove. Lo psiconano lo sa e lo sanno meglio di lui i suoi sondaggisti. Monti, i suoi aedi, la distruzione di una nazione in nome dello spread, non li sopporta più nessuno. Non si vive di solo spread. L’Italia – pronostica – è una pentola a pressione sul punto di esplodere”.