Politica

M5S, l’epurato Biolè lascia il gruppo in Regione Piemonte

La decisione "a causa di un atto inumano, autoritario e contrario a qualsiasi regola democratica". E’ l'ultimo episodio di una rottura creatasi dopo che Beppe Grillo aveva deciso di allontanarlo per essere stato criticato sul caso della consigliera bolognese Federica Salsi

Il consigliere Fabrizio Biolè, estromesso da Beppe Grillo, lascia nel consiglio regionale del Piemonte il gruppo del Movimento 5 Stelle e confluisce da oggi nel Gruppo Misto. E’ l’ultimo atto formale di una rottura creatasi dopo che il leader del movimento aveva deciso di allontanarlo il 6 novembre scorso per essere stato criticato da Biolé sulle sue esternazioni sulla consigliera bolognese Federica Salsi. La decisione è stata formalizzata dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio e comunicata all’aula dal presidente Valerio Cattaneo in apertura della seduta di oggi.

L’ufficio di presidenza ha inoltre preso atto che il Gruppo M5S passa da due a un consigliere, il capogruppo Davide Bono. L’ormai ex esponente del movimento guidato da Grillo e Casaleggio è intervenuto ieri sera su Facebook per esternare la sua contrarietà al trattamento riservatogli: “La massima gravità della situazione che si è venuta a creare è che sono di fatto stato privato della possibilità di esprimermi pubblicamente per non incappare in irregolarità, e questo è per un rappresentante istituzionale forse la peggiore delle condizioni inducibili da cause esterne. Tutto questo – ha spiegato Biolè – a causa di un atto inumano, autoritario e contrario a qualsiasi regola democratica”.

Il consigliere regionale ha annunciato nello stesso post che non si dimette però dal Consiglio: “Sono fermamente convinto di voler continuare la mia esperienza in consiglio, con l’intenzione di dimostrare che attività, principi e modi non sono legati ad un colore o ad un simbolo, peraltro di proprietà privata singola”. E poi ha domandato: “Chi rappresenterò, si diceva, ora che non ho nessuna egida? Gli stessi 4 milioni di cittadini piemontesi che rappresentavo a maggio 2010 così come a ottobre 2012. E le stesse, medesime, sacrosante e vitali battaglie”.

Biolè ha infine avvertito: “Non pensiate che io pensi che sia facile, ma accetto con determinazione la sfida: sono ‘fuori’ dal movimento e paradossalmente proprio per questo ne ho massima libertà”. Ha annunciato che la sua esperienza politica politica non finisce con Grillo: “Vi aspetto tutti a gennaio per ‘Progetto Partecipato'”.