Politica

Minetti, “Rinuncio al vitalizio, ma non sono una paladina della giustizia”

Ospite a "Cielo che Gol" di Simona Ventura, l'ex consigliera regionale dichiara di non volere i 1300 euro al mese che le spetterebbero dai 60 anni in poi. Ma ci tiene a precisare che il motivo sono gli impedimenti del decreto Monti e il non aver maturato almeno 30 mesi di legislatura. Se vuole i soldi, Nicole dovrà versare i contributi restanti per raggiungere la fine del mandato

Nicole Minetti lo ripete tre volte: “Ri-nun-cio. Rinuncio al vitalizio di 1.300 euro”. Ma ci tiene subito a precisare che lo fa perché ci sono degli impedimenti oggettivi, con buona pace di Simona Ventura che, nello studio di “Cielo che Gol”, cercava di farle “prendere dei punti” con una dichiarazione ad effetto, come la stessa presentatrice ha ammesso. “Io il vitalizio da 1.300 euro non lo prenderò. Non lo prenderò per due motivi che devono essere chiari: primo, per il decreto Monti, che è vero che tutti hanno detto che è un decreto legge e potrebbe non passare alle Camere, ma intanto c’è. Il secondo motivo è che il vitalizio si prende nel caso in cui si maturino più di 30 mesi di legislatura e non è il mio caso”. 

Per avere diritto a questo vitalizio, dai sessant’anni in poi, avrebbe dovuto finire la legislatura oppure versare i rimanenti contributi. E il totale ammonta a una somma di circa 60mila euro. Poi la precisazione: “Io non voglio nemmeno fare la paladina della giustizia, che non sono, ci sono delle spiegazioni logiche al perché non lo prenderò. Se domani io mi sveglio e decido di versare i miei contributi, lo faccio”.