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Halloween, calca durante una festa: tre ragazze morte e 50 feriti a Madrid

Secondo una prima ricostruzione della polizia il lancio di un bengala avrebbe creato panico tra i giovani che si sarebbero messi a correre verso l’unica uscita disponibile, le altre erano inspiegabilmente chiuse, e questo ha creato un ingorgo micidiale. A Los Angeles sparatoria in un campus: quattro feriti

La festa di Halloween fa tre morti in Spagna. Tre ragazze, tra i 18 e i 25 anni, sono rimaste senza vita nella calca durante un party nel padiglione sportivo dell’arena di Madrid (che ha una capienza di 10 mila persone) intorno alle 4 del mattino. E’ stata invece smentita da fonti ospedaliere la morte di una diciassettenne che è ricoverata in rianimazione. Le prime due ragazze sono morte calpestate dalla folla nel tentativo di guadagnare l’uscita, la terza dopo il ricovero in ospedale. Secondo una prima ricostruzione della polizia, la calca si sarebbe creata in seguito al lancio di un bengala: i giovani presi dal panico si sarebbero messi a correre verso l’unica uscita disponibile, le altre erano inspiegabilmente chiuse, e questo ha creato un ingorgo micidiale. I ragazzi rimasti feriti potrebbero essere una cinquantina e alcuni sono in gravi condizioni. All’Arena c’era un servizio di pronto intervento sanitario allestito dai organizzatori della festa. La polizia, intervenuta dopo una serie di segnalazioni nelle quali ancora non si aveva certezza se ci fossero vittime, ha impiegato circa due ore e mezza per far sgomberare l’arena. Sulla vicenda è stata aperta una inchiesta

Dopo l’incidente per alcuni minuti la festa di Halloween è continuata tranquillamente perché in pochi si erano accorti di quanto stava accadendo. “Sembrava di stare alla Love parade” ha detto un testimone ricordando l’evento di Duisburg (Germania) nel quale morirono 21 giovani, tra cui l’italiana Giulia Minola. E in effetti ci sono analogie con quanto avvenuto in quella circostanza perché anche all’Arena vi era una sola uscita disponibile: “Le altre – ha riferito un altro testimone – erano chiuse”. Quando il razzo è piombato nel gruppo del quale facevano parte le ragazze morte, solo gli altri giovani che ballavano in quella zona hanno cercato una via di fuga, colti dal panico per il botto e la visione delle giovani donne a terra. Tutti gli altri se ne sono accorti solamente con il passare dei minuti, quando la polizia ha cominciato l’evacuazione dell’area, svoltasi in ordine.

La ‘Diviertt sl”, la società organizzatrice del “Thriller musica park” – sostiene che vi erano tutte le condizioni di sicurezza” e che la struttura era adeguata ad accogliere 10 mila persone”, tante quante ve ne erano alle 4.05, quando è avvenuta la tragedia. A giudizio della Diviertt, la conferma che vi fossero condizioni di sicurezza sarebbe dimostrato dal fatto che sino al momento dello sparo del bengala tutto si era svolto in ordine e senza problemi. L’Arena è gestita dalla società municipale “Madrid Espacios y congresos’ che l’aveva data in affitto per la festa alla Diviertt. In una nota la società municipale ha chiarito che a suo carico “non vi è nessuna responsabilità” per cause dovute alla struttura o alle sue condizioni di sicurezza” e che il contratto stipulato prevede espressamente “ogni incombenza a carico del cliente”. Inoltre, ha sostenuto che prima della manifestazione erano stati effettuati dei controlli, dai quali era emersa la regolarità della struttura.

Quattro invece i feriti in una sparatoria avvenuta la notte scorsa nel campus della University of Southern California di Los Angeles durante una festa per celebrare Halloween. Un sospetto è stato fermato dalla polizia. Il ferito più grave, un diciassettenne, è stato colpito al torace e ad una gamba ed è stato ricoverato al Cedars-Sinai Hospital. L’Università era stata già protagonista di un simile incidente nel 2008. Allora, lo sprinter Bryshon Nellum era stato gambizzato per ben tre volte sempre ad una festa per la notte delle streghe poco fuori dal campus. L’atleta si è poi ripreso completamente e quest’anno ha vinto la medaglia d’argento nella staffetta 4×4 alle Olimpiadi di Londra.