Politica

Corruzione, la curia di Milano: “Troppi scandali, la politica ha perso la vocazione”

C’è la corruzione sempre più dilagante e ci sono le sempre più diffuse infiltrazioni mafiose a portare altro degrado nella politica sia fra i suoi singoli esponenti sia, cosa ancora più grave, nel suo insieme, nel sistema. Ma non solo: la sfera politica coincide sempre più con l’azione dei partiti e ciò ha innescato nei fatti “una spirale di delega della cura del bene comune” a un “settore autonomo” che si è via via costruito come un mondo a parte, autoreferenziale e sempre meno soggetto a regole e controlli.

Nel quadro della Diocesi di Milano tracciato dal vicario episcopale, monsignor Luca Bressan, ci sono anche le recenti inchieste che hanno messo in ginocchio Regioni e non solo. Bressan non vuole anticipare giudizi, lavoro che spetta alla magistratura, ma spiega che gli scandali delle ultime settimane possono essere interpretati come “l’ennesimo segnale” di una politica che ha smarrito la sua vocazione originaria: “Essere lo strumento che permette, attraverso il buon governo, la custodia e la difesa del bene comune, e soprattutto la difesa dei diritti dei più deboli”.

“Ad un simile impoverimento di azione – prosegue il vicario episcopale – è corrisposto un impoverimento di valori: del singolo individuo, sempre meno capace di riconoscere le sue responsabilità personali nella costruzione del tessuto sociale, e tentato di operare una lettura del legame sociale in termini di pura utilità e mero profitto; della classe politica, che ha via via interpretato il suo ruolo in termini corporativi, impegnata nella difesa dei diritti di alcuni gruppi sociali, e non più interessata a custodire, a sostenere e a trasmettere i valori che stanno alla base della nostra identità culturale e nazionale”. In una parola, “si è persa la capacità di riconoscere il bene comune e i valori essenziali della persona umana come il fondamento e il collante del nostro vivere insieme; bene e valori da tutelare e sostenere con azioni politiche adeguate”.

Così l’invito è a “ogni cristiano” (e a maggior ragione a quelli direttamente impegnati in politica) che “ha il dovere di contribuire con le proprie energie alla costruzione di un’azione politica buona” e che “in un momento così delicato deve essere educato a sentire in un modo ancora più forte la responsabilità che porta verso tutti gli uomini, suoi fratelli, nella costruzione con loro del tessuto sociale”.

Un “segnale positivo”, intanto, è già arrivato, ricorda infine monsignor Bressan, ed è l’approvazione da parte del Senato del disegno di legge anticorruzione: “E’ un avvenimento che merita di essere evidenziato – sottolinea -, inserito come è in un contesto politico che ormai da mesi trasmette segnali di malessere e fatica ad assumere comportamenti adeguati alla crisi, non soltanto economica”.