Politica

Lombardia, Nicole Minetti si dimette. Albertini: “Ora film con Tinto Brass”

L'ex sindaco di Milano commenta così la decisione dell'ex igienista dentale del premier che ha rimesso l'incarico nelle mani del capogruppo Valentini come la maggior parte dei suoi colleghi al Pirellone. "Splendida notizia. Lei nel listino bloccato solo perché in confidenza con il capo del partito"

Dimissioni in bianco anche per Nicole Minetti che, come la maggior parte dei consiglieri Pdl, a seguito degli scandali che hanno travolto la giunta Formigoni, ha deciso di formalizzare con una lettera consegnata al capogruppo Pdl al Pirellone Paolo Valentini. Per l’eurodeputato Gabriele Albertini, che nei giorni scorsi aveva avanzato l’ipotesi di una sua candidatura a Palazzo Lombardia, si tratta di “una splendida notizia”, ma non solo. L’ex sindaco di Milano, commentando la decisione dell’ex igienista dentale di Berlusconi ha infatti aggiunto: “Adesso ci sarà una telefonata di Tinto Brass che la inviterà a fare un bel film che guarderò con grande piacere”. 

Albertini ha anche rivendicato di non dire queste cose solo da oggi. “E’ un fatto che nel 2005 il qui presente – ha raccontato – ha convinto il presidente Berlusconi con una telefonata di un’ora, e alla fine ha acconsentito a questo consiglio, a non inserire nel listino bloccato non Nicole Minetti ma una degna persona, però aveva 21 anni e non era ancora laureata, che si chiama Lara Comi e che adesso è deputata europea. E’ stata fuori non perché fosse una persona strana o non commendevole ma semplicemente perché non doveva stare nel listino bloccato una persona che aveva solo della confidenza con il capo del partito”. “Si è convinto a fare una scelta diversa ed è finito nel listino bloccato il capo di gabinetto del sindaco – ha concluso – Quindi ci sono persone come il qui presente che hanno avuto una sola faccia e una sola idea e proprio perché sono leali con le persone con cui hanno rapporti di amicizia e collaborazione dicono la verità anche quando è spiacevole”.

Ieri l’ex starlette – a processo per favoreggiamento della prostituzione con Emilio Fede e Lele Mora – non ha partecipato alla riunione dei consiglieri con il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, però Valentini ha assicurato che fra le firme a sua disposizione ci sarebbe stata sicuramente anche la sua. Finisce così la telenovela delle dimissioni della consigliera, che Angelino Alfano aveva auspicato già a metà luglio e che non erano mai arrivate.