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Svizzera, la preferenza del vota o cancella

Un Consigliere Cantonale di Zurigo, equivalente per il sistema federalista elvetico ad un nostro onorevole, incassa per svolgere il suo lavoro non più di 20.000 Franchi…all’anno, equivalenti a circa 17.000 euro…all’anno. Certo può recarsi al Cantone gratis, in treno in prima classe, ma solo il lunedì giorno in cui si riunisce l’assemblea plenaria. Se si sposta a Zurigo dalla sua residenza per partecipare ad un dibattito, paga il treno come tutti gli altri. Il consigliere cantonale decide sulla maggior parte delle vicende che riguardano il suo territorio. Il Parlamentare nazionale svizzero decide su pochissime cose ed il potere legislativo è concentrato nei cantoni. Il suo rapporto con l’elettorato è diretto e passa sotto le grinfie di un sistema elettorale molto speciale.

Non esiste solo una preferenza, per cui tu puoi votare 2 volte lo stesso candidato; ma puoi anche decidere di non votarlo attraverso la cancellazione dalla lista dei candidati, sostituendolo con un altro candidato che preferisci anche se appartiene ad un’altra lista. Si potrebbe definire questo complicato sistema elettorale “meritocratico”. C’è la lista, ovviamente predefinita dai partiti, e tu elettore puoi votare un candidato una sola volta (votando l’intera lista), o due volte (riscrivendo il suo nome accanto a quello stampato), oppure puoi cancellarlo quindi non votarlo affatto, penalizzandolo perché la cancellazione comporta voti in meno rispetto agli altri candidati della sua lista. Altro che preferenza o porcellum. In questo modo hai tre occasioni per esprimere la tua volontà: lo voticchi, lo voti alla grande o lo cancelli. E’ evidente che la selezione della classe dirigente prevede pochi margini di errore,immette persone che davvero sono passate al vaglio popolare, perché non puoi solo votare ma anche cancellare il candidato. Un condannato, se si candidasse paradossalmente (dopo aver superato il filtro dei partiti), potrebbe fare il pieno di cancellazioni e non di voti.

Generalmente questi politici lavorano in commissioni e restano per tutta la legislatura dei perfetti sconosciuti. Le casse dei partiti sono come le vasche imhoff delle nostre villette abusive sul mare in Puglia, Campania e Calabria: bucate e sempre vuote. I soldi quindi non si accumulano e finiscono immediatamente.. finiscono in falda. E nessuno si preoccupa di chiedere ricevute per le spese, come appunto succede in Italia per i proprietari delle villette, cui basterebbe chiedere le ricevute dei pagamenti dei viaggi di svuotamento delle vasche per sviluppare un serio controllo o accorgersi degli evidenti reati. Anche per le casse di alcuni partiti in Italia può valere lo stesso paragone solo che i soldi sono pubblici e finiscono quasi sempre in “falde private”, fatte di feste, auto di lusso, gioielli, conti all’estero (magari in Svizzera). Insomma sembra che alla fine tutto torni.. I consiglieri regionali svizzeri lavorano quasi gratis, ma concedono servizi efficienti grazie ai consiglieri regionali italiani ed ai partiti che riempiono di fondi pubblici italiani le loro banche. E i cittadini? Costretti ancora a farsi il bagno tra i residui delle imhoff bucate.

di Massimo Pillera