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La semplicità all’avanguardia della scuola elvetica

Ci sono sistemi scolastici improntati sulla semplicità. Quello elvetico è uno di questi. E allora, molto semplicemente, i libri di testo gli alunni e gli studenti li trovano a scuola. Esatto. Le classi hanno in dotazione i libri di testo per ogni alunno che a inizio anno vengono consegnati. Si tratta di  libri utilizzati l’anno prima dai loro predecessori. I libri non si portano a casa, ma rimangono in classe per evitare spostamenti scoliotici ai ragazzi. Anche i quaderni, le penne, le matite sono dotazione delle classi. Ogni ragazzo riceve ciò che serve per cui non deve portar niente se non il suo astuccio personalizzato. Quindi libri che si tramandano con obbligo di cura di anno in anno, cancelleria messa a disposizione gratuitamente e laboratori all’avanguardia.

Tutti i costi sono a carico dei Comuni o dei Cantoni per i livelli superiori di scuola. Il livello di tassazione comunale copre tutti i costi offrendo un servizio eccellente. Le classi sono sempre luminose ed attrezzatissime; le lavagne anche nella primaria sono come quelle delle nostre università, i banchi solidi e tecnologici così come le sedie: fatti per durare. In ogni classe c’è un lavandino e le pareti sono stracolme di lavori fatti dai ragazzi. Gli alunni stanno in classe con le pantofole e all’esterno vi sono appositi contenitori per le scarpe personali. Da ogni finestra si scorge un’obbligatoria dose di verde  massiccio. La disposizione dei banchi non è mai frontale, ma a isole, a volte circolare o informale, comunque funzionale a far lavorare meglio i ragazzi e gli insegnanti.

Vi è un altro obbligo “stravagante”: quello di percorrere il percorso casa-scuola da soli fin dalla scuola dell’infanzia. Non esiste quel “caos calmo” genitoriale all’uscita. Arrivare da soli a scuola e tornare da soli a casa viene considerato dagli svizzeri un modo di rafforzare capacità di orientamento e autonomia degli alunni. Insomma una didattica “on the road” che viene compresa meglio quando ti chiedono il martedì “Bitte (per favore), sua figlia venga a scuola con scarpe da montagna, perché facciamo lezione fuori nei boschi. Ma se piove o nevica? Gli metta giacca a vento e pantaloni imbottiti, perché ogni martedì si farà lezione fuori in qualsiasi condizione meteorologica. Settimana corta in classe, quindi, un giorno all’esterno e organizzazione ineccepibile.   

Questa è la scuola pubblica elvetica, dalla quale ogni ragazzo esce automaticamente con il lavoro in tasca che sperimenterà in apprendistato retribuito o con l’abilitazione a proseguire gli studi nelle Università. Noi italiani avevamo la migliore scuola d’Europa, con i migliori programmi e la migliore didattica, un tempo. Oggi abbiamo forse le più ricche case editrici di testi scolastici, e gli insegnanti e docenti più coraggiosi d’Europa.