Diritti

Usa, l’emancipazione omosex passa dalla tv: debutta “The new normal”

Da oggi su Nbc il nuovo serial di Ryan Murphy, già creatore di Glee, che racconta la storia di una coppia omoaffettiva che vorrebbe diventare una famiglia grazie a una madre "surrogata". Il trionfo di Modern Family non è più un'eccezione

The New Normal, il progetto tv Nbc che debutterà oggi, è il serial delle conferme. La serie certifica il talento di Ryan Murphy. L’ideatore di The New Normal, da anni, alterna il pop alle sceneggiature più alternative. Dopo aver firmato Glee, il teen drama più famoso e desiderato da tutte le star che vogliono una seconda occasione (Sarah Jessica Parker, Carrie in Sex and The City, ha chiesto la consulenza di Anna Wintour, direttrice di Vogue Usa, per interpretare una giornalista web convincente), ha realizzato American Horror Story. La seconda serie del telefilm sarà ambientata in un istituto per disabili mentali gestito da un gruppo di suore.

Murphy torna al pop ogni volta che vuole raccontare i cambiamenti della società. Dopo aver evidenziato, con Glee, l’influenza che i talent show hanno avuto sugli adolescenti spiega le dinamiche, normali, dei nuovi nuclei familiari. Nella coppia David-Bryan, gli aspiranti padri di The New Normal, Goldie, la madre surrogata della serie Nbc, cerca un abbraccio e tanti sorrisi.

La famiglia che David e Bryan proveranno a far nascere, con il contributo di Goldie, conferma la direzione presa dal mercato televisivo degli Stati Uniti. Modern Family non è più un’eccezione. La serie Abc che racconta la famiglia composta da Mitchell, Cameron e due figli adottivi ha raggiunto un successo unico. Auspicabile per gli altri network. I protagonisti della serie, forti dei risultati raggiunti, sono riusciti a far crescere il proprio cachet. Lo stesso aumento non è stato ottenuto da altri attori. La sesta serie di True Blood durerà dieci episodi invece dei dodici previsti nelle stagioni precedenti.

The New Normal, inoltre, conferma che la cultura pop ha saputo cambiare le parole. Fino al 2000, anno d’esordio di Queer as Folk, le serie tv con protagonisti omoaffettivi avevano titoli riconducibili all’orientamento sessuale dei suoi personaggi. I baci bastavano per imbastire una storia. Gay o lesbica erano dei sostantivi. Nelle storie scritte successivamente l’orientamento sessuale è diventato una sfumatura. Una delle tante per descrivere un personaggio. In Six Feet Under David, interpretato da Micheal C. Hall (l’attore oggi noto per Dexter), prima di essere il gay della serie è il becchino che porta avanti l’attività di famiglia. David sposa Keith nell’ultima puntata di Six Feet Under. Durante l’episodio si raccontano il futuro e le relative morti dei protagonisti del serial.

Per le nuove generazioni, quelle che si riconoscono in Glee, non esiste il matrimonio gay e quello etero. Per i giovanissimi esiste un riconoscimento unico. Todrick Hall, star di American Idol, nel video virale “Cinderfella” è la versione maschile della celebre serva con le scarpe di cristallo. Al ballo incontrerà un principe che è pronto ad amarlo. Il rifacimento è uno dei tanti episodi di Legalize Love, la campagna lanciata per convincere Barack Obama ad aprire il matrimonio alle coppie che oggi non hanno nessun riconoscimento legale.

Alla Casa Bianca i gay ci sono già. In Political Animals Sigourney Weaver è il segretario di Stato, l’ex moglie del presidente degli Stati Uniti e la madre di T.J., il primo ragazzo a fare coming out durante il soggiorno familiare a Washington.