Economia & Lobby

Fiducia dei mercati a Italia e Spagna, venduti titoli per quasi 14 miliardi con tassi in discesa

Il Tesoro incassa 3,75 miliardi e Piazza Affari gira in positivo. Bene anche l'asta di Madrid, che ha collocato 3,6 miliardi di bond. Ma l'economia iberica si conferma sulla via della recessione con il Pil che nel secondo trimestre è arretrato dello 0,4 per cento

Il Tesoro torna a bussare alla porta dei mercati e piazza titoli di Stato per 3,75 miliardi di euro  a tassi d’interesse in sensibile discesa (3,064% il tasso medio). Un segnale di fiducia che è arrivato immediatamente in Borsa, dove   l’indice Ftse Mib ha girato in positivo e intorno a mezzogiorno viaggia a + 0,26 per cento. Segnali di ottimismo anche su Madrid che stamattina ha collocato sul mercato 3,6 miliardi di bond a 3 e 6 mesi contro un target massimo di 3,5 miliardi e con tassi in netto calo. Il rendimento medio sul trimestrale è crollato allo 0,946% dal 2,434% di luglio, mentre il tasso sul titolo a sei mesi è calato al 2,026% dal precedente 3,691%.

Nonostante il segnale positivo dato dal calo dei tassi di rendimento, l’economia spagnola continua sulla via della recessione nel secondo trimestre con una crescita negativa dello 0,4 per cento, più un decimo rispetto ai primi tre mesi dell’anno. I dati sono stati diffusi dall’Istituto nazionale di statistica (Ine), confermando la stima preliminare della fine di luglio. Rispetto allo stesso periodo del 2011, il prodotto interno lordo (Pil) spagnolo è sceso nel secondo trimestre del 2012 dell’1,3 per cento, tre decimi in più di quanto precedentemente stimato lo scorso 30 luglio e sette punti in più rispetto alla flessione registrata nel primo trimestre.

Sul fronte italiano, invece, lo spread tra Btp e Bund viaggia da stamattina sui 439 punti con il rendimento del decennale al 5,73%. In discesa più spiccata  il differenziale tra Bonos e Bund invece a 498 punti con i titoli spagnoli che pagano un tasso del 6,34%.

Secondo Filippo Diodovich di Ig Markets, il successo delle aste spagnole e italiane “dipende dalle indiscrezioni sulle possibili decisioni della Bce per fare fronte alla crisi debitoria europea”, con particolare riferimento al “tetto antispread’’. Le borse, tuttavia, “sono ancora caute in attesa della seconda lettura del Pil Usa e del Beige Book della Fed previsti per domani”.

Sempre da Oltreoceano, poi, c’è attesa per l’incontro di Jackson Hole, da venerdì a domenica prossimi, al quale il presidente della Bce Mario Draghi ha fatto sapere di non partecipare, durante il quale il numero uno della Fed Ben Bernanke potrebbe “annunciare nuove misure a sostegno della ripresa”.