Politica

Cirielli: “Ecco perché voglio fucilare Monti”

Il colonnello dei Carabinieri e parlamentare del Pdl critica il presidente del Consiglio, a cui addirittura preferirebbe "Bersani, Prodi o Di Pietro" e assicura: "I malpancisti sono tanti, non solo nel Popolo delle Libertà"

Parola di colonnello (dei carabinieri): “Per fortuna che siamo in un Paese civile e democratico, in altri Paesi Monti sarebbe stato fucilato per alto tradimento”. Il quasi cinquantenne Edmondo Cirielli ha un curriculum da duro della politica. Prese a schiaffi Maurizio Gasparri, rifiutò di chiamare “signora” Mara Carfagna, ritirò la firma a una legge ad personam del Cavaliere. Oggi è presidente della provincia di Salerno e deputato del Pdl. È a capo della commissione Difesa di Montecitorio. Da tenente colonnello dell’Arma, ovviamente in aspettativa, la scorsa settimana ha evocato il plotone di esecuzione per il premier sobrio.

Il premier condannato a morte.
Dopo un anno, il debito è aumentato di 100 miliardi di euro, questo nessuno lo dice o scrive.
Al muro, senza pietà: “Monti fucilato per alto tradimento”.
Con la spending rievew a settembre chiuderanno province, comuni, scuole. Io però ho detto: “Per fortuna che siamo in un Paese democratico”.
Ma la tentazione resta. Per fortuna che in Italia la pena capitale è stata abolita anche in tempi di guerra.
Io ho votato contro l’abolizione, è stato un errore straordinario. In caso di guerra uno Stato deve ricorrere alla pena di morte. Per esempio se un cretino mette la bomba atomica.
Lei da ragazzo era nel Msi. Cantavate inni ai colonnelli greci.
Io sono già colonnello, non posso inneggiare ai colonnelli (ride, ndr). Sono ragazzate, uguali a quelle dei comunisti che manifestavano per Mao e Pol Pot. Io da carabiniere ho giurato fedeltà alla democrazia. Io sono per la patria, un nazionalista.
Il contrario di Monti, dal suo punto di vista.
Oggi governa il capitalismo, non il popolo.
I poteri forti.
Non amo le teorie complottiste. Guardo i risultati.
Guardiamoli.
I risultati dicono che oggettivamente Monti è al servizio delle banche e delle multinazionali.
Oggettivamente servo.
Io sono per un governo democratico. Per me chiunque sarebbe meglio di Monti, a patto che vinca le elezioni. Preferirei persino un governo di sinistra a quello di oggi.
Meglio Bersani?
Non solo. Meglio Bersani o Prodi o Di Pietro. Non ho dubbi.
Ma il suo partito, il Pdl, sostiene Monti.
Io ho votato solo la fiducia iniziale. Lo ha fatto anche l’Idv. Da nazionalista apprezzavo che per la prima volta Pd e Pdl firmassero una tregua nel-l’interesse della patria.
Preludio al disincanto.
Poi mi sono astenuto. Una sola volta ho votato contro.
Quando?
Contro la Fornero. Ha massacrato la previdenza delle forze dell’ordine. Chi porta le armi meriterebbe più considerazione.
Militare e malpancista.
I malpancisti sono tanti, mica solo nel Pdl.
Però nessuno stacca la fatidica spina.
Nessun partito vuole prendersi la responsabilità di andare alle urne. I leader hanno paura dello scatafascio finale.
E di cambiare il Porcellum.
La lotta alla Casta è figlia del Porcellum. Io li vedo i miei colleghi.
E cosa vede?
C’è gente che sta solo due giorni in Parlamento e non capisce niente.
Il resto della settimana?
Fanno i turisti.
È bastata una nomina.
Oggi il 70 per cento di loro pensa solo alla sopravvivenza.
Poltrone vaganti e in pena.
Col Porcellum abbiamo avuto ministri senza voti e che non salutavano nessuno.
Ma lei non teme.
Sono stato eletto due volte consigliere regionale con 16mila voti. Col maggioritario, ho vinto in un collegio storico della sinistra.
Lei non teme ma cumula tra Salerno e Roma.
Ho rinunciato allo stipendio della Provincia. Quella sul doppio incarico è una polemica demagogica. I sindaci o presidenti di provincia ci sono sempre stati in Parlamento.
Il Porcellum è un evidenziatore della Casta.
Appunto. Ma io sono tra i più produttivi. Il Pdl ha una classe dirigente sul territorio, migliore dei vertici. Lo dimostrano i sondaggi.
Cioè?
Un sindaco di solito ha un gradimento sempre superiore al 40 per cento. I leader di partito non vanno oltre il 30.
Lei è un ex delle leggi ad personam. La ex Cirielli sulla prescrizione per B. e Previti.
La mia proposta doveva restringere i benefici per i recidivi. Fu Ghedini ad agganciare il vagone della prescrizione.
E lei ritirò la firma.
La prescrizione fu un errore strategico, lo dissi in ogni sede. Ma Ghedini decise che bisognava andare avanti.
Gli ordini non si discutono.
La mia linea sulla giustizia non è mai stata quella di Berlusconi. Ho un fratello pm e una testimone delle mie nozze è un magistrato di Md. Credo in un garantismo nobile.
Anche per il suo amico Alberico Gambino, sindaco di Pagani arrestato per camorra?
Io sono non amico, ma molto amico di Alberico. Lui si sta difendendo nel processo. Non è un camorrista o un colletto bianco dei clan. Da carabiniere me ne sarei accorto in anni di amicizia.
Onorevole e presidente ma anche futuro regnante di Arechi. Lei vuole rifare il principato di Salerno con Avellino e Benevento.
La Consulta non ci ha fatto fare il referendum. Ma non ci arrendiamo.
Basta con Napoli e la Campania.
Napoli è già ricca e si frega i nostri soldi per i suoi guai.

da Il Fatto Quotidiano del 1 agosto 2012