Economia & Lobby

Crisi, “nuova” moneta e un giorno senza Iva per aiutare le economie locali

Una rete di 46 associazioni e liste civiche chiede l'introduzione di una valuta alternativa per lo scambio di beni e servizi, il contributo mensile per chi rimane a casa coi figli e la "giornata franca settimanale" esentasse. Le proposte, da sottoporre ad amministrazioni e governo, sarebbero finanziate dai tagli agli sprechi

Una rete nazionale delle monete complementari, una giornata franca settimanale e un contributo famiglia. Sono queste le proposte formulate dal “Gruppo due giugno – Progetto Italia”, una rete di 46 tra associazioni, movimenti e liste civiche che due giorni fa si sono riuniti per la prima volta con l’intento di stimolare delle azioni a livello locale capaci di dare una risposta concreta alla crisi e alle difficoltà economiche che colpiscono da vicino lavoratori e famiglie.

In particolare il coordinamento intende stimolare a livello locale l’introduzione di monete complementari, capaci di “dialogare” tra loro, creando così una rete nazionale: “Le monete locali – si legge nel testo della mozione – sono strumenti di pagamento che affiancano le valute ufficiali e sono utilizzate su base volontaria in determinati contesti locali da persone, esercizi commerciali, aziende unite da relazioni economiche, sociali, culturali e che scelgono di aderire al progetto”.

Queste monete complementari (ne sono già attive diverse sia in Italia che all’estero) non sostituiscono la valuta ufficiale e rappresentano esclusivamente uno strumento di scambio, vengono utilizzate su base volontaria per scambiare beni e servizi. Le monete locali possono essere spinte da incentivi alla loro circolazione in modo da penalizzare chi tiene ferma la moneta troppo a lungo, limitando così la funzione della moneta alla sola funzione di mezzo di pagamento. Gli elementi positivi che derivano dall’introduzione delle valute locali non sono solamente di tipo economico, ma anche di tipo sociale: “Il progetto della rete nazionale si sposerebbe perfettamente con il nostro progetto politico perché entrambi hanno nella pluralità e nel dialogo la propria forza – spiegano i rappresentanti del movimento -. Una pluralità di monete complementari capaci, ciascuna sul proprio territorio, di dare risposte concrete ai problemi dell’economia locale e allo stesso tempo di mettersi in rete tra loro a livello nazionale per contribuire in modo determinate allo sviluppo economico dell’intero paese”.

Nel mondo ne esistono circa 5mila, basate sulla concessione di crediti reciproci che non generano interessi o sull’attribuzione e lo scambio di un valore espresso in tempo. Esempi concreti dell’applicazione di questa teoria sono, ad esempio, il Wir svizzero utilizzato stabilmente da 60 mila imprese elvetiche, il Lets inglese nato negli anni 70 o lo Scec italiano (foto). Molto più banalmente la quotidianità di ciascuno è già piena di monete complementari che vengono utilizzate più o meno consapevolmente: dai buoni sconto ai buoni pasto fino alle tessere fedeltà di supermercati, benzinai o compagnie aeree.

L’idea di una “Giornata franca settimanale” è, invece, quella di istituire una sorta di zona franca, nella quale gli acquisti sarebbero esenti da Iva e i lavoratori non dovrebbero pagare le tasse. In ultimo, la proposta di un contributo mensile a chi, uomo o donna, sceglie di stare a casa per aiutare la famiglia. Negli intenti dei promotori le risorse necessarie dovrebbero essere reperite attraverso tagli ai tanti sprechi e privilegi. Le iniziative proposte nella mozione verranno sostenute dai 46 firmatari mediante la divulgazione sui media, la sensibilizzazione della cittadinanza e, soprattutto, sollecitando le amministrazioni comunali affinché si attivino per introdurre monete complementari con una visione di rete ed esprimano un indirizzo chiaro per chiedere a governo e Parlamento di tradurre in realtà la “Giornata Franca Settimanale”, in particolar modo per carburanti e beni di largo consumo.

Ecco i 46 soggetti aderenti al gruppo: Movimento Libero, Rete di Cittadini Liberi, Movimento Progetto Italia, Civica Indipendente Liberi-Insieme, Civic – Coalizione Indipendente Volontari per un’Italia Credibile, Comitato del Sole, Movimentorevolution.it, Lista Civica Uniti per Volterra, United states of the world, Lista Citta’ Diversa – Livorno, Movimento Italiano Disabili, Associazione Civica Romana, Associazione Puntoeacapo – Falconara, Movimento Belforte contro Terna, FNI Valmetauro, Angeli e Arcangeli, AssoCittadini Associazione degli utenti e dei consumatori, Movimento Civico “La Terza Via”, Lista Civica Nazionale Italia Libera, Riprendiamoci l’Italia, Pensare Comune, Quarta Via, Cittadini Esasperati, Lista Civica Vivi Vedano, Alternativa per il Comune, Buon Giorno Italia! Siamo Voi!, Saltrionuova, Italia dei cittadini, Miglioriamo Insieme Monza e Brianza, Cambiamo Noi per Cambiare l’Italia, Movimento Democrazia Diretta, Sosteniamo i volontari Arcore c’è!, Lista Civica Comunale, Biodiversità, Civitas Levante, Progetto Terni, Mandiamoli Tutti a Casa, Movimento Italiano Libertà Lavoro Equità, Italia Tartassata Protesta, Un manifesto per la libertà, Unione Consumatori Europei, Movimento Europeo Diversabili Associati, Crociati del Fare, Tutelati & Difesi, Gemelli d’Italia.