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Il giorno più lungo dell’anno sarà il 30 giugno e durerà un secondo in più

Come succede per gli anni bisestili, anche la rotazione intorno all’asse terrestre richiede degli aggiustamenti per poter seguire la realtà dei fatti: la gravità lunare rallenta la Terra di 1 secondo ogni 18 mesi. Il "secondo intercalare" è stato utilizzato la prima volta nel 1972, l'ultima nel 2008

Tradizionalmente il giorno più lungo dell’anno coincide con il solstizio d’estate: ogni 21 giugno il Sole si trova infatti alla massima declinazione rispetto all’asse di rotazione della Terra e questo comporta una maggiore durata del giorno. Nel 2012 però il 21 giugno non sarà il giorno più lungo dell’anno, ma prenderà il suo posto il 30 giugno. Non ci saranno maggiori ore di luce rispetto alle ore notturne, né tantomeno allineamenti astrali particolari: sabato prossimo durerà precisamente 24 ore e 1 secondo.

A deciderlo è stato l’International Earth rotation and Reference systems service l’organo responsabile dell’Utc, il Tempo Coordinato Universale. Il principio che sta alla base dell’operazione che verrà compiuta il 30 giugno, può essere facilmente ricondotto agli anni bisestili dove è necessario ricorrere ad espedienti matematici per allinearsi con la realtà dei fatti. La rivoluzione terrestre dura infatti circa 6 ore in più rispetto all’anno composto dai “nostri” 365 giorni ed è quindi necessario ogni quattro anni recuperare un giorno in più, inserendo il 29 febbraio. Allo stesso modo la rotazione terrestre intorno al proprio asse è in qualche modo rallentata dalla forza di gravità esercitata dalla Luna, al punto di richiedere un riallineamento degli orologi atomici circa ogni 18 mesi. Alle 23:59:59 di sabato 30 giugno non seguirà immediatamente il primo luglio ma eccezionalmente ci sarà il 23:59:60, solo successivamente si potrà entrare nel mese di luglio. 

Per effettuare il calcolo del tempo con una certa precisione, l’uomo si è servito di orologi atomici, dispositivi in grado di scandire il tempo sulla base delle transizioni energetiche di un singolo atomo. Il primo orologio di questo tipo, anche se in forma sperimentale, venne costruito nel 1949 mentre il primo ad entrare in funzione è stato installato a Greenwich (Londra) solo nel 1955. È proprio per questo motivo che il meridiano di riferimento per il calcolo dei fusi orari è quello di Greenwich, in onore del primo orologio atomico della storia. Il primo “secondo intercalare”, la correzione che avverrà il prossimo 30 giugno, è invece stato introdotto per la prima volta nel 1972 e con una certa regolarità inserito o alla fine del mese di giugno o allo scoccare della mezzanotte di capodanno. L’ultima correzione temporale è stata effettuata nel 2008 nell’ultimo giorno dell’anno, per ritrovare invece il secondo intercalare nel mese di giugno è necessario risalire fino al 1997. Se queste correzioni non fossero mai state applicate ci sarebbe una differenza di 25 secondi tra il tempo calcolato dagli orologi atomici e la reale rotazione della Terra intorno al suo asse.