Durante questo summit il messaggio che si tenterà di far passare è che “per misurare il benessere non basta più il Pil”, e che è fondamentale puntare tutto sull’economia ‘verde’, da cui oltretutto – come spiegano gli organizzatori – potrebbero venir fuori 60.000 nuovi posti (nei settori che vanno dalle rinnovabili alla bio-chimica), soprattutto per giovani e neolaureati, da qui il sottotitolo della celebrazione “Green Economy – does it include you?”.
“A Rio in gioco c’è il futuro del pianeta, il futuro delle generazioni che verranno” – affermano i rappresentanti di Rigas (Rete Italiana per la Giustizia Ambientale e Sociale) – “dopo venti anni di fallimenti della governance, c’è più che mai bisogno di creare una diffusa coscienza sull’urgenza e la non rimandabilità di certi temi. Le reti sociali che da anni lavorano sulla giustizia ambientale e sociale lo sanno, e lavorano da tempo all’organizzazione di un vertice sociale. E dunque, riconversione ecologica del tessuto produttivo, passaggio a un modello energetico distribuito e da fonti rinnovabili e pulite, conversione del modello alimentare dall’agroindustria all’agroecologia, cambiamento degli stili di vita, difesa dell’acqua e dei beni comuni dalle leggi del mercato”.
In breve: una costruzione di una transizione reale verso un modello di sviluppo basato sulla giustizia e in armonia con i limiti fisici del pianeta. A Rio+20 sarà presente una delegazione di RIGAS, cui aderiscono oltre 70 realtà italiane tra sindacati, comitati, organizzazioni sociali, associazioni e centri studi che lavora a livello locale, nazionale e internazionale su tematiche connesse alla giustizia sociale e ambientale.
Da RIGAS si lamenta una scarsa attenzione da parte dei media sul Vertice di Rio, per questo venerdì 8 giugno alle ore 11:30 è stato organizzato un Flash Mob (davanti alla sede Rai in viale Mazzini) di denuncia contro la censura delle reti Rai e dei media in generale. Rigas ha inoltre lanciato una campagna di informazione e mobilitazione “pRIOrità futuro” come strumento per dare visibilità a tale percorso, con l’obiettivo di informare e mobilitare la società civile e spronare le forze politiche, le amministrazioni locali e i media affinché assumano l’importanza e l’urgenza del dibattito e dell’azione su questi temi.