Politica

Terrorismo. Napolitano invoca “coesione sociale” per ricordare Massimo D’Antona

Per il capo dello Stato l'Italia si trova di fronte a "un altro sanguinoso atto eversivo".  Nel messaggio  per l'anniversario dell'omicidio del giuslavorista, ucciso dalle Brigate Rosse a Roma nel 1999, il presidente esprime la sua vicinanza alla moglie Olga e alla famiglia 

L’Italia si trova “a dover affrontare un altro sanguinoso attacco eversivo alla convivenza civile”. E’ il messaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione dell’anniversario dell’uccisione di Massimo D’Antona da parte delle Brigate Rosse. Proprio per questo, aggiunge il Capo dello Stato, è necessario ricordare oggi quanti “hanno contribuito a rinsaldare la coesione sociale”. 

“Mi unisco al commosso ricordo della sua autorevole figura di giuslavorista impegnato nelle istituzioni e con il sindacato per dare un valido sbocco normativo ai processi di innovazione delle attività produttive e di trasformazioni nel mondo del lavoro –  si legge nel messaggio di Napolitano – .E’ importante, tanto più oggi che il paese si trova a dover affrontare un altro sanguinoso attacco eversivo alla convivenza civile, rendere omaggio e rinnovare la memoria di quanti, come D’Antona, hanno contribuito a rinsaldare la coesione sociale. In questo spirito sono vicino ad Olga, ai famigliari e a tutti i presenti con sentimenti di solidarietà e gratitudine”.