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Disastro della Cdu al voto in Vestfalia: minimi storici per il partito della Merkel

L'Spd trionfa nella sua roccaforte con risultati oltre le aspettative e conferma la cancelliera Kraft. Ora le amministrative potrebbero avere ricadute anche a livello nazionale e non solo. Punita la linea di solo rigore della Cancelliera

E’ andata peggio di quanto si potesse immaginare. Per la Cdu di Angela Merkel nelle regionali nella Renania del Nord-Vestfalia, il Land più popoloso (18 milioni di abitanti) e tra i più industrializzati della Germania, è stato un disastro. Si tratta di una roccaforte della Spd, ma Hannelore Kraft (governatrice uscente e riconfermata) ha sbaragliato il campo, tanto che è ormai più di un sospetto che sul voto amministrativo abbia pesato anche la politica nazionale e internazionale e in particolare l’atteggiamento ferreo della Cancelliera a tutela del rigore. La batosta è stata così forte che il ministro federale dell’Ambiente Norbert Röttgen, rappresentate della Cdu nella regione e uno dei più probabili successori di Angela Merkel alla cancelleria si è dimesso annunciandolo lui stesso: “E’ un giorno amaro, e una chiara sconfitta per la Cdu e per me personalmente, mi dimetto”.

I socialdemocratici in Vestfalia passano dal 34,5 per cento delle scorse elezioni al 39 di oggi. Mentre i cristiano democratici (per i quali sarebbe stata un pessimo risultato già il 30 per cento pronosticato dai sondaggi) ha toccato il fondo del 26. Alla precedente tornata elettorale aveva raccolto il 34,6. E’ la percentuale di voti più bassa mai ottenuta nella Ruhr che apre a ricadute politiche anche a livello nazionale. Per il partito dei Pirati (che debuttano nel Land) invece è l’ennesimo successo: il 7,5 per cento dei voti gli permette di entrare nel parlamento di Duesseldorf, così come i Verdi in leggero calo al 12 per cento e i liberali della Fdp che inaspettatamente resistono con l’8,5 per cento. Perdono le poltrone invece i rappresentanti della Linke (la Sinistra) che mettono insieme solo il 2,5 per cento di preferenze.

La voglia di minor rigore propugnata dalla governatrice uscente e oggi rieletta Hannelore Kraft sembra convincere i tedeschi, o almeno quelli che vivono in un Land che ha accumulato nei decenni scorsi un passivo di 130 miliardi di euro. Una linea molto meno rigorista della Cdu che durante la campagna elettorale definiva la governatrice “Regina dei debiti”. Il governo Spd-Verdi che ha guidato il Land dal 2009, non ha mai ridotto il debito, anzi ha aumentato il deficit di 3 miliardi; è poi caduto anzitempo nel marzo di quest’anno a causa di una finanziaria che prevedeva un deficit di 3,6 miliardi, una bocciatura che ha portato al voto anticipato di domenica. La Kraft commenta entusiasta: “E’ un giorno meraviglioso. Questo è un segnale importante anche per le future votazioni politiche”. E per le politiche del 2013 Hannelore Kraft ora potrebbe anche avere i numeri per superare i tre concorrenti del suo partito che aspirano a sfidare Angela Merkel.