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Snapchat, la app più sicura per inviare sms e foto piccanti dall’iPhone

Le immagini si autodistruggono dieci secondi dopo la ricezione. I realizzatori però non ne garantiscono però la cancellazione definitiva. Pizzetti: " Se la rimozione promessa avviene si tratta di una novità significativa"

Il “sexting”, ossia l’invio di sms e di foto piccanti da un cellulare all’altro, potrebbe essere ancora più sicuro, grazie ad una nuova app gratuita messa a disposizione dall’App Store (e scaricabile qui) che consente a chiunque di inviare da un i-phone all’altro foto che si autodistruggono da uno a 10 secondi dopo essere state viste.

L’app Snapchat, se installata sia sullo smartphone di chi riceve che su quello di chi invia, consente di chattare in tempo reale con altre persone tramite foto e, impostando il timer integrato nell’applicazione, di decidere anche il tempo massimo di visualizzazione dell’immagine. Naturalmente, è semplice pensare subito a sistemi informatici che aggirino questo tipo di applicazione, come ad esempio un semplice screenshot del proprio smartphone. La app però sa come difendersi da questa eventualità e di fronte al tentativo di eludere la “riservatezza” che la procedura vuole preservare invia in automatico al mittente un messaggio in cui si segnala la mossa “sleale” del destinatario.

Snapchat potrebbe dunque sembrare la via ideale per fare “sexting protetto”, oppure un canale sicuro per condividere, seppur temporaneamente, documenti e dati sensibili, ma non sfuggirà anche a quelli meno avvezzi alla tecnologia che il meccanismo resta facilmente aggirabile: per esempio facendo una foto alla foto che si è appena ricevuta e che si vuole guardare per più dei dieci secondi stabiliti. Non a caso, come si legge nell’articolo del “Daily Mail” che lo descrive diffusamente, le note di privacy dei realizzatori parlano appunto di mancata garanzia alla cancellazione definitiva dell’immagine e di “uso a proprio rischio”. E infatti, finora, non è chiaro nemmeno quale sia l’effettivo percorso dell’immagine apparentemente eliminata.

“Quella che viene presentata è un’applicazione interessante, almeno potenzialmente. Solo che c’è da saperne di più, soprattutto per quanto riguarda l’effettiva ‘scomparsa’ dell’immagine. Verrà archiviata in un database e resterà associata al numero che identifica l’utenza (id), oppure sarà definitivamente distrutta? Nel primo caso potrebbero sorgere problemi in sede di tutela della privacy. Nel caso in cui, invece, la rimozione promessa sia effettivamente praticata, allora questa app potrebbe essere una significativa novità”, ha dichiarato Francesco Pizzetti, presidente dell’Autorità Garante per la Privacy.

Quella che potrebbe sembrare una funzionalità frivola potrebbe rivelarsi però uno strumento molto utile e in certi casi determinante. Un sistema di questo genere avrebbe infatti potuto salvare la carriera politica di Anthony Weiner, il deputato democratico Usa costretto a dimettersi l’anno scorso dopo lo scandalo che lo ha visto protagonista, detto “Weinergate” : il politico aveva inviato via telefonino a molte donne, alcune sospettate di essere minorenni, sue foto osé in cui era ritratto a petto nudo e in biancheria intima. Foto che poi sono spuntate fuori provocando indignazione generale e innescando le sue dimissioni. Oltre a lui, anche il caso che travolse il matrimonio del campione di golf  Tiger Woods, che due anni fa divorziò dalla moglie Elin Nordegren. La sua consorte infatti scoprì, proprio attraverso sms erotici, i suoi molteplici tradimenti.

Proprio in onore a quella vicenda, qualche mese fa era nato infatti TigerText, predecessore di Snapchat, un’applicazione meno evoluta, scaricabile gratuitamente per Blackberry, iPhone e Android, che autodistruggeva dallo smartphoe del destinatario sms indesiderati e foto inopportune una volta trascorso un margine di tempo stabilito, che in quel caso andava dai 60 secondi ai 30 giorni. Un’applicazione che, secondo i creatori di TigerText, potrebbe essere sviluppata in futuro per tutelare anche video e documenti in generale. Anche se, a conti fatti, la strada più sicura resta quella di evitare di inviare sms o foto compromettenti quando non si è sicuri del destinatario. Ma per accorgersene non è ancora disponibile nessuna app.

di Stefano Pisani