Economia & Lobby

5 per mille, onlus e associazioni riammesse: 16 milioni di euro da ripartire

Gli elenchi sono stati pubblicati sul sito dell'Agenzia delle entrate per il triennio 2006-2008 e includono tra gli altri la Caritas e la Fondazione sclerosi multipla. Online anche la lista degli esclusi che, nonostante le proroghe, non hanno regolarizzato la propria posizione

Decine di onlus e di associazioni sportive riammesse alla ricezione dell’otto per mille per il 2006, 2007 e 2008. Tra queste anche la Caritas italiana che riceverà 232mila euro, la Fondazione italiana sclerosi multipla a cui andranno 867 mila euro, la Fondazione Bettino Craxi, destinataria di ‘soli’ 38mila euro.

L’Agenzia delle Entrate, come scrive il Sole 24 Ore, ha infatti pubblicato sul suo sito gli elenchi degli enti, anche sportivi, che potranno ricevere i fondi relativi al triennio e per farlo è riuscita a recuperare quasi 16 milioni di euro. Il denaro infatti è ripartito nel periodo in ordine crescente. Nel 2006 l’importo disponibile è di un milione di euro, che sale a 4,6 milioni per il 2007 e l’anno successivo sorpassa i 10 milioni.

Gli elenchi delle associazioni ‘promosse’, come di quelle escluse, sono pubblicati sul web alla voce “5 per mille” a cui si accede dalla home del sito. La riammissione e la relativa assegnazione dei fondi è avvenuta a seguito del decreto legge “milleproroghe” che, come leggiamo online, “ha posticipato al 30 aprile 2010 il termine per l’integrazione documentale delle domande di ammissione al beneficio del cinque per mille regolarmente presentate per gli anni finanziari 2006, 2007 e 2008”, elemento che “consente alle ‘onlus’ e agli ‘enti del volontariato’ che hanno presentato la domanda di iscrizione al beneficio e sono stati, in seguito, escluse per mancato o tardivo invio della dichiarazione sostitutiva ovvero per averla prodotta in maniera incompleta, di poter regolarizzare la propria posizione”.

Tra i beneficiari anche l’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili (141mila euro), Villaggi Sos Italia (355mila) e il centro ospedaliero San Donato (112mila).