Politica

Chiacchiere e distintivo

Le cose stanno andando molto male: spread, Borse, speculazione impietosa. Siamo di nuovo nel guano. Quindi stanno andando molto bene. Perché tra qualche mese si deve votare e la fauna incapace e disonesta che ha portato l’Italia a questo punto scalpita per recuperare poltrone e soldi. Ma… incapace e disonesta, ho detto; e anche incolta e stupida. Però, in quanto fauna, condivide con gli animali un istinto primario: quello di sopravvivenza.

E, proprio per questo, le strategie immaginate dai pochi che capiscono quello che dicono (e dai pochissimi che lo capiscono molto bene) verranno accolte dai più, che si accontenteranno di essere eletti, sedere su poltrone dorate, prendersi un sacco di soldi e chiacchierare a vanvera senza disturbare il manovratore. Credo sia ovvio perché dico questo. Chi, tra quelli che il 16 novembre 2011 sono stati scopati via, oserebbe prendere il posto di Monti, Passera, Fornero etc? Chi accetterebbe di giocarsi una fruttuosa “carriera” politica, costruita sull’opportunismo, l’incompetenza, gli inciuci, i voti di scambio, assumendosi la responsabilità di negoziare con Sarkozy, Merkel, Obama e Cameron? Attenzione, senza avere alcuna idea di ciò di cui si discute e delle politiche economiche, sociali, fiscali su cui i loro interlocutori (e che interlocutori) sono tanto divisi. Il loro istinto animale gli fa essere molto chiaro che un sorriso di scherno rivolto a chiunque di loro nel corso di un summit internazionale trasmesso in mondovisione segnerebbe (fortunatamente per il paese, ma assai sfortunatamente per loro) la fine della pacchia criminale e impunita in cui hanno vissuto per decenni.

Sicché io sono convinto che i politici di professione sono, come diceva Robert De Niro ne “Gli Intoccabili” di Brian De Palma, solo chiacchiere e distintivo. Faranno tanta scena ma nessuno farà cadere il governo; e soprattutto, se i “tecnici” avranno voglia di candidarsi nel 2013 (eh, ci va uno stomaco…), e se almeno una parte dei cittadini li voterà, potremo avere un nuovo governo di persone perbene senza le sceneggiate di Scilipoti e della sua fascia nera al braccio.

Tutto questo, a mio parere, significa che il governo deve avere più coraggio e smetterla di correre dietro a presunti veti incrociati. Tanto, come dicevo, sono chiacchiere. L’asta delle frequenze, la riforma della giustizia, i tagli alla politica (finanziamenti ai partiti, stipendi ai politici, abolizione di Province, accorpamento di Comuni) sono tutte cose che il governo Monti può fare benissimo; tanto lo sanno tutti che quando spiumi un pollo questo strilla. Ma poi lo spiumi lo stesso.

Alla fine voglio chiarire una cosa importante. Io non credo che il governo Monti abbia fatto tutto bene; e i miei recenti articoli si occupano proprio delle cose mal fatte. Ma fate attenzione: qui sulla terra viviamo; e il migliore dei mondi possibili è tutto ciò a cui possiamo aspirare. Non credo che qualcuno possa seriamente contestare che B & C (e anche il resto della cosca) ha fatto del suo meglio per farci vivere nel peggiore di questi mondi.

Il Fatto Quotidiano, 13 aprile 2012